Pendolari, addio bonus ritardi. Ma i disservizi ci sono ancora

Trasporti Da questo mese cancellato il rimborso che scattava in automatico - La Regione ne ha promesso da aprile uno a richiesta che però sarà più raro

Addio bonus trasporti, ma i pendolari lamentano ancora disservizi.

Da questo mese Trenord non riconosce più il consueto bonus sugli abbonamenti per i ritardi e le cancellazioni accumulati sulle singole tratte. A metà mese non sono state pubblicate, come avveniva di consueto, le tabelle con l’indice di affidabilità.

Il nuovo contratto

Questo perché la Regione nel nuovo contratto si è riservata di ripensare questa forma di compensazione, destinata ad andare in archivio. Lunedì in giunta è attesa una nuova delibera.

Stando alle anticipazioni la Regione intende irrobustire l’indennizzo già esistente, un rimborso che però al momento non viene riconosciuto in automatico, ma va richiesto e che, in base alle previsioni, scatterà con meno frequenza.

«Il servizio però resta inadeguato – dice Ettore Maroni, referente dei pendolari della tratta Como Milano – E del resto è la politica che decide e scrive le regole. Anche in quest’ultimo mese abbiamo subito ritardi e cancellazioni. Ci sono sempre problemi quotidiani, vissuti sulla nostra pelle. È successo anche pochi giorni fa».

Per esempio la settimana scorsa per chi doveva rientrare la sera da Milano tra le 17.30 e le 19, per colpa dei Tilo, cancellati dalla Centrale, e delle corse saltate poco dopo anche da Cadorna. I pendolari non sono così riusciti a tornare a Como nè la linea diretta che passa da Saronno nè con quella diretta a Chiasso. «L’assessorato regionale ai Trasporti nell’ultimo incontro di febbraio ci ha anticipato l’intenzione di innalzare l’indennizzo dal 10% al 30% del prezzo pagato – spiega Giorgio Dahò, uno dei cinque rappresentanti eletti dai comitati pendolari e riconosciuti dalla Regione – Solo che questo rimborso scatta con una frequenza molto minore rispetto al vecchio bonus. L’anno scorso l’indennizzo è stato riconosciuto due volte e mezzo meno rispetto al bonus automatico. E solo grazie ai gravi disservizi che abbiamo vissuto a fine anno».

L’interrogazione

In risposta ad una recente interrogazione sul tema l’assessorato ai Trasporti ha spiegato che «Regione ha deciso di intervenire per supplire alla cessazione del bonus mediante l’incremento dell’indennizzo. Nell’incontro tra l’assessore Franco Lucente e i rappresentanti dei viaggiatori e delle associazioni dei consumatori a febbraio è stato proposto un potenziamento dell’indennizzo dall’attuale 10% al 30%. Le maggiori spese saranno coperte utilizzando le penali maturate da Trenord. Sono attualmente in fase di definizione le specifiche regole di applicazione, ivi incluse possibili ulteriori forme di semplificazione della procedura di richiesta da parte degli utenti. Con l’obiettivo di avviare l’applicazione del nuovo indennizzo dal primo aprile del 2024 al fine di garantire la continuità con il vecchio bonus».

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