Ponte Chiasso, chiude la materna. E davanti alla scuola compare uno striscione di protesta: «No Caivano»

Il fatto Da tempo l’amministrazione comunale intende razionalizzare i plessi meno utilizzati, quelli con meno bambini. Lunedì si terrà l’assemblea pubblica con i genitori

Il Comune chiude la scuola dell’infanzia di Ponte Chiasso, lunedì assemblea pubblica con i genitori.

Ieri sera il consiglio dell’istituto comprensivo Como Nord si è riunito per discutere un tema importante all’ordine del giorno, ovvero il «ridimensionamento della scuola dell’infanzia di Ponte Chiasso su indicazione del Comune». Da tempo l’amministrazione comunale intende razionalizzare i plessi meno utilizzati, quelli con meno bambini. Ed in effetti l’infanzia di Ponte Chiasso è una delle scuole con meno iscritti della città.

La posizione del personale

La posizione della dirigente scolastica Maria Cristelli e delle docenti è stata già espressa all’assessore alle Politiche educative Nicoletta Roperto nei mesi scorsi. Durante un incontro è stata comunicata alla scuola l’intenzione della giunta di chiudere il plesso di via don Luigi Monza. In sostanza il sacrificio della materna di Ponte Chiasso è ritenuto digeribile se i pochi bambini rimasti venissero trasferiti nella scuola elementare dello stesso quartiere, in via Brogeda. La sede centrale del comprensivo però dovrà essere debitamente ristrutturata prevedendo anche degli spazi per i bambini più piccoli. Oggi infatti l’edificio ha bisogno di diversi interventi. Il corpo docenti è invece contrario alla collocazione degli alunni delle materne di Ponte Chiasso tra Monte Olimpino e Sagnino.

Ma da Palazzo Cernezzi nessun passo indietro

La giunta però non sembra intenzionata a fare passi indietro, tanto più che il voto del consiglio d’istituto non è vincolante. Il sindaco Alessandro Rapinese ha già parlato di «scelta coraggiosa». L’idea di fondo è creare un risparmio, chiudere gli edifici più malmessi e potenziare gli istituti più importanti. La razionalizzazione comunque non è imminente, guarda al successivo anno scolastico. Per fare sentire la loro voce lunedì alle 20.30 i genitori si riuniranno in assemblea in via Brogeda. Così fanno sapere i consiglieri comunali Alessandro Falanga di Noi con l’Italia, Elena Negretti della Lega e Giordano Molteni del gruppo misto. «Vogliamo ribadire l’importanza delle strutture scolastiche dei quartieri di periferia, la loro presenza e la continuità scolastica sono di un’importanza fondamentale, il rischio di creare quartieri dormitori senza una collettività che crei appartenenza agli stessi è immediata».

La chiusura delle scuole con meno iscritti

La chiusura della scuola dell’infanzia di Ponte Chiasso era già stata ventilata. L’istituto Como Nord ha già perso le scuole medie di Sagnino, che attualmente sono ancora aperte, ma solo perché i lavori per ingrandire le elementari di via Mognano sono appena iniziati dopo un lungo ritardo. È qui infatti che verranno sistemati anche gli studenti delle medie una volta conclusa la nuova ala con aule e laboratori. Va anche evidenziata la chiusura delle scuole materne di via Amoretti, da riqualificare. I bambini sono stati spostati tra Ponte Chiasso e Monte Olimpino. I cantieri in compenso non sono ancora partiti.

Questa mattina inoltre, davanti all’edificio, è comparso uno striscione che ricorda l’assemblea pubblica con i genitori, fissata per lunedì 18 settembre, ed esprime la protesta nei confronti della decisione presa dal Comune: «Più investimenti per le scuole di quartiere. No Caivano!».

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