Porfido sconnesso e tombini
Tre cadute, maxi risarcimenti

Piazza Vittoria, Volta e Cacciatori delle Alpi costano care al Comune - Alle malcapitate, che hanno riportato anche fratture, 50mila euro in tutto

Como

Porfido sconnesso e tombini rialzati costano caro all’amministrazione comunale che ha dovuto risarcire tre comaschi caduti a terra e poi finiti anche in ospedale. In totale l’amministrazione e, buona parte anche l’assicurazione, devono risarcire con 50mila euro i malcapitati.

Il primo episodio risale al dicembre del 2016: una donna camminava sul marciapiede di piazza Vittoria, tra via Auguadri e via Milano e improvvisamente è caduta «rovinosamente a terra a causa di un avvallamento della pavimentazione stradale a ridosso di un tombino».

Trasportata in ospedale con fratture al gomito è rimasta ricoverata per due settimane. Poi la maxi richiesta danni al Comune: 49mila euro. Dopo una serie di verifiche (il settore Strade ha ammesso che il luogo era dissestato) e trattative con i legali, è stato raggiunto l’accordo per 13.500 euro (di cui 10mila pagati direttamente dall’amministrazione, il resto dall’assicurazione).

Il secondo caso riguarda piazza Volta e l’incidente è avvenuto il 31 gennaio 2018 sul marciapiede quando una donna è caduta «a causa di alcuni cubetti di porfido fuoriusciti parzialmente dalla sede della pavimentazione stradale e sporgenti rispetto alla quota del marciapiede». Anche in questo caso il trasporto in ospedale per una frattura, poi la causa e l’accordo per un risarcimento di 5mila euro a carico del Comune.

L’ultimo episodio in ordine di tempo, ma il più pesante dal punto di vista dei danni, risale al 16 maggio del 2018 in piazza Cacciatori delle Alpi. A cadere anche in questo caso una donna «lungo l’attraversamento pedonale, in corrispondenza del semaforo e delle strisce pedonali, provenendo da via Garibaldi verso viale Varese» a causa «di un avvallamento della superficie stradale a ridosso di un tombino dissestato». Per lei doppia frattura, all’omero e a una scapola e una conseguente richiesta danni pari a 45mila euro che ora si è chiusa con un accordo visto che il Comune ha confermato le condizioni non buone della strada. A lei andranno 35mila euro (di cui 10mila versate dall’amministrazione e il resto dell’assicurazione). n 
G. Ron.

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