Prestino, protestano i genitori: «Questa scuola è pericolosa»

La denuncia In tre occasioni gli alunni hanno traslocato causa infiltrazioni. Preoccupa lo stato del giardino. La preside: «Ma il Comune è intervenuto»

«Quest’anno i bambini sono stati costretti a spostarsi in via Picchi già tre volte, due per le infiltrazioni e una perché non andava il riscaldamento. Non possono nemmeno uscire in giardino perché, ora che non ci sono più impalcature per i lavori, sono rimasti i chiodi e le radici degli alberi pericolose per loro».

C’è un certo malcontento tra i genitori dei bambini che frequentano la scuola primaria di via Isonzo, che fa parte dell’istituto comprensivo di Prestino. Già in tre occasioni dall’inizio dell’anno, i bambini sono stati costretti a spostarsi - scortati da vigili del fuoco e polizia locale - verso la scuola media di via Picchi, più “asciutta” rispetto alla loro primaria dove le infiltrazioni avevano reso temporaneamente inagibili alcuni spazi, tra cui la mensa.

Nessuno è mai rimasto a pancia vuota: ci si è infatti organizzati per un pasto caldo in via Picchi o con il pranzo al sacco, ma la situazione non può che far storcere il naso a mamme e papà che ora chiedono interventi concreti per migliorare le condizioni dell’istituto. Un altro problema, spiegano, è l’impossibilità di accedere al giardino esterno: qui da alcune settimane non ci sono più le impalcature, ma sono rimaste le tracce dei lavori svolti. «Fino a un mese fa c’era l’impalcatura in giardino - raccontano fuori da scuola alcuni rappresentanti dei genitori – ora non c’è più, ma comunque non possono uscire perché ci sono chiodi e le radici degli alberi. L’anno scorso una bambina è caduta proprio su un tronco ed è finita in pronto soccorso. Quando piove, poi, iniziano i problemi: davanti alla scuola si forma un lago e bisogna fare lo slalom per far entrare i bambini e non finire nell’acqua, senza contare le condizioni della palestra e dei bagni, con infiltrazioni e muffa. Hanno appena rifatto i lavori al tetto, ma piove dentro lo stesso». Ma c’è anche una questione di sicurezza, non legata alla struttura, che i genitori vorrebbero trattare.

«C’è anche un problema di parcheggi e di pericolosità di questa via – aggiungono – servirebbero vigili all’entrata e uscita, oppure dei dossi per rallentare le auto che arrivano troppo veloci o un sistema per limitare il traffico quando ci sono i bambini per strada». Al momento, comunque, la priorità è quella di risolvere la questione infiltrazioni. «A fronte delle segnalazioni dei genitori, l’intervento dell’amministrazione comunale è stato tempestivo – spiega la preside dell’istituto Simona Convenga -. Lo spostamento dei bambini è avvenuto solo due volte, di cui uno la scorsa settimana, interpellando vigili urbani per scortarli. È stato attivato anche il servizio ristorazione del Comune che ha predisposto un cestino per il pranzo in via Picchi o il pasto caldo. Ora siamo nella fase della rimozione degli ultimi residui di cantiere, abbiamo ripulito il giardino e messo in sicurezza i corselli, si farà il collaudo e ci auguriamo con ottimismo che i bambini, appena smette di piovere, possano andare in giardino».

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