Prima domenica d’Avvento, il cardinale: «Un cammino da percorrere insieme»

L’appuntamento Questa mattina alle 10 l’Eucarestia in Cattedrale presieduta da Cantoni. «Il Signore porta pace e bene, doni che chiedono di essere accolti e tradotti in vita quotidiana»

«Il Signore viene di nuovo tra noi e ci chiama ad amare, a servire, a donarci. A noi la libertà di accogliere la sua volontà, riconosciuta come una inattesa visita della grazia, a cui aderire con grande fiducia». Con queste parole il cardinale Oscar Cantoni – che questa mattina, alle 10, presiederà l’Eucarestia in Cattedrale – ha scelto di introdurre il tempo liturgico che prende oggi il via.

Nell’attesa della gioia del Natale, «auguro vivamente a tutti voi – aggiunge il vescovo, rivolgendosi ai fedeli della Diocesi – di vivere in piena consapevolezza il cammino di Avvento come un nuovo appello che il Signore rivolge a ciascuno in particolare e alla nostra intera comunità cristiana».

Speranza

Con la prima domenica di Avvento, si apre un periodo di quattro settimane di attesa, conversione e speranza. Per questo itinerario, la Pastorale giovanile vocazionale e la Caritas diocesana hanno scelto un tema ben preciso: “Pace e bene. Si chiude la Porta, si apre un portone”. Ed è proprio a partire da qui che il cardinale Cantoni ha formulato un augurio a tutta la Chiesa lariana. «Con questo saluto, “Pace e Bene”, vi raggiungo per augurarvi un buon cammino di Avvento da percorrere insieme verso la grotta di Betlemme», scrive il vescovo. «Andiamo incontro al Signore che viene a visitarci, portando sulla terra la pace e il bene. Doni che chiedono, oggi più che mai, di essere accolti e tradotti in vita quotidiana, in scelte condivise e coraggiose per generare un mondo nuovo, di fratelli e sorelle».

Questo saluto, peraltro, «ricorda anche un grande santo, patrono della nostra Italia, San Francesco d’Assisi, di cui ricorreranno nel 2026 gli 800 anni dalla morte». La sua figura luminosa «ancora ci accompagna. Lui, che nel Natale del 1223 a Greccio, rappresentando per la prima volta il presepe, si è trovato in braccio Gesù Bambino, ci aiuti ad avere cuori aperti e accoglienti verso Dio e verso ogni persona di questo mondo, con un occhio speciale per i piccoli e poveri».

Nel testo del cardinale non manca nemmeno l’indicazione di un appuntamento ormai prossimo. «Tra poco – scrive Cantoni – si concluderà questo anno speciale del “Giubileo della Speranza” e saranno chiuse le Porte Sante». Ma, come ricorda il titolo del percorso di Avvento e Natale “si chiude la Porta e si apre un portone”: infatti, «la grazia non è esaurita. Ancora di più è aperta e spalancata perché Dio, in Cristo Gesù, si è fatto uomo per salvarci e mostrarci il volto del Padre che è amore. Accessibile per tutti», aggiunge. Per cui, «con gioia, da figli dal Signore, mettiamoci in cammino!».

Per le famiglie

Per le famiglie è stato predisposto un calendario dell’Avvento con fogli staccabili, «pensato per scandire ogni giorno con un piccolo gesto spirituale: la Parola della domenica, una storia ispirata a San Francesco, testimonianze di vita, canti, preghiere per la tavola e in famiglia, la preghiera al presepe del sabato», spiegano dalla Diocesi. Anche la proposta per la Novena natalizia, dal 16 al 24 dicembre, seguirà questo itinerario, offrendo anche la possibilità ai più piccoli di costruire il presepe della tradizione francescana.

Infine, una proposta di solidarietà. «Come gesto concreto di carità, il vescovo Oscar invita a continuare a sostenere il Patriarcato Latino di Gerusalemme per l’assistenza ai profughi di Gaza e alle comunità cristiane della Cisgiordania. Su Gaza, il contributo aiuterà a garantire carburante per i generatori di corrente e beni essenziali a bambini, anziani e persone fragili, assistiti dalle Suore di Madre Teresa», terminano dalla curia, ricordando che in questi mesi sono già stati raccolti e invitati 80mila euro.

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