Quattordici furti in casa in dieci giorni: presi dalla Polizia

Non avevano grande fantasia, nel loro modus operandi. Ma badavano alla concretezza. Cercavano finestre o porte finestra, bucavano serramenti o vetri e facendo leva con un cacciavite si garantivano il libero accesso negli appartamenti presi di mira. Sono almeno quattordici in soli dieci giorni (ma si indaga almeno su altri tre episodi) i furti di cui si sarebbero resi protagonista i due uomini fermati nella giornata di ieri, mercoledì 3 agosto, dai poliziotti della Squadra mobile della Questura di Como.

In manette sono finiti due trentenni cileni, uno domiicliato a Busto Arsizio l’altro in un comune alle porte di Milano. Tra il 13 e il 23 novembre scorso i due, secondo l’accusa della Polizia, avrebbero messo a segno furti in appartamenti ad Albate, a Montano Lucino, a Mariano Comense, a Lurate Caccivio, a Turate. Ma anche a Cernusco Lombardono, in provincia di Lecco, e ancora nelle province di Varese (a Malnate, Marnate, a Cislago, a Varese città e a Castronno), di Pavia (Vigevano, Cilavegna e Cassolnovo), di Bergamo (in città, a Dalmine e a Treviolo).

L’indagine è partita da un’intuizione dei poliziotti, che hanno associato la presenza di una Fiat Seicento in concomitanza con alcuni furti commessi nei primi giorni di novembre. Gli agenti sono riusciti a intercettare la Seicento e hanno piazzato un gps per seguire i suoi movimenti passo a passo. E sono anche riusciti a montare una telecamera a bordo di un’altra vettura usata dai ladri. In questo modo hanno documentato una serie di spostamenti e furti compiuti nell’arco di una decina di giorni. Quindi ieri hanno deciso di entrare in azione con un fermo di iniziativa, per il pericolo di fuga.

L’inchiesta non è finita, perché la presenza della Fiat Seicento era stata segnalata anche in occasione di altri e precedenti furti, in particolare a Olgiate Comasco e a Uggiate con Ronago.