Raggio di luce di 5 chilometri
L’albero di Natale della rinascita

Como: dalla città Volta, la luce diventa protagonista Questa è l’idea del Consorzio Como Turistica con il patrocinio del Comune e sponsorizzata da Amici di Como nell’anno in cui la Città dei Balocchi si è presa una pausa

Un fascio di luce alto cinque chilometri e visibile, nelle serate limpide, fino a cento chilometri di distanza. È il Natale della speranza e della fiducia, quello dell’iniziativa partita a Porta Torre e che si ripeterà tutte le sere, fino al prossimo 6 gennaio, dalle 18 alle 23.

Dalla città natale di Alessandro Volta, la luce diventa protagonista di un segno per tutti coloro che a Como, in Lombardia, in Italia e nel mondo stanno resistendo senza arrendersi al Covid-19. Questa è l’idea del Consorzio Como Turistica con il patrocinio del Comune e sponsorizzata da Amici di Como nell’anno in cui la Città dei Balocchi si è presa una pausa proprio a causa del Covid. Il “Christmas Light tree” rappresenta un simbolico albero di Natale, il primo al mondo con questo spirito.

Forte il richiamo alla tradizione avviata a New York dal 2002 per commemorare le vittime dell’attentato alle Torri Gemelle. Da lì i fasci di luce sono stati utilizzati in tutto il mondo, da Sidney a Singapore, da Bruxelles a Belgrado a Hong Kong, Rio de Janeiro, Dubai, San Pietroburgo o Reykjavik, con significati di volta in volta diversi. «L’installazione “Christmas Light Tree” - spiegano i promotori - è stata affidata a Space Cannon con l’intervento operativo di Arcuri Ponteggi. Space Cannon, azienda associata ad Amici di Como, è un marchio storico che ha svolto un ruolo chiave nella realizzazione di numerosi e unici progetti di illuminazione architettonica internazionale. Il più noto è “Tribute in Light”, due torri luminose formate da 88 fari accesi ogni anno nella notte dell’anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle per celebrare lo spirito indistruttibile di New York». Stesse luci utilizzate due anni dopo a Honk Kong per celebrare la fine dell’epidemia di Sars e, ancora, ogni anno a Reykjavik, per illuminare l’“Image Peace Tower”, il memoriale dedicato a John Lennon e voluto da Yoko Ono che si accende in Islanda dal 9 ottobre, data di nascita di Lennon, fino all’8 dicembre, data della sua scomparsa.

Ora Como, con un’installazione che vuole accedere un faro di speranza verso il futuro. Nel dettaglio, come spiegano dal Consorzio Como Turistcia, si tratta di «cinque fari di luce bianca come gigantesche candele verso il cielo unite in un unico fascio luminoso che, nelle serate più limpide, sarà visibile fino a 100 km di distanza». Si potrà vedere la proiezione da tutta la città e non solo e non è quindi necessario andare a Porta Torre o in centro. L’idea, infatti, è quella di proiettare, tutti insieme, verso l’alto, verso l’infinito. Senza perdere la speranza per il futuro.
G. Ron.

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