Rapinava catenine a bordo dei treni, identificato grazie ai video su TikTok

L’inchiesta Egiziano, 22 anni, aveva derubato una coetanea diretta a Porta Garibaldi - La polizia lo arresta assieme ad altri due complici, uno dei quali ancora minorenne

Ha 22 anni, è egiziano, ed è stato accusato della rapina di una catenina avvenuta a bordo di un treno partito da Como San Giovanni e diretto a Milano Porta Garibaldi. Alla vittima, che è una ragazza anche lei egiziana di 26 anni, il 25 di agosto di quest’anno era stata strappata dal collo una catenina d’oro del valore poi quantificato in circa 700 euro. Lo stesso sospettato, secondo quelle che sono state le indagini, avrebbe compiuto un colpo simile anche a bordo di un treno partito da Milano Porta Garibaldi e diretto a Lecco, con vittima in questo caso un senegalese di 48 anni.

Botte alla vittima

Più in generale, al ragazzo egiziano il Commissariato di polizia Greco Turro di Milano contesta una serie di colpi compiuti con altri complici, due in tutto, tra cui un minorenne di 15 anni, che in queste ore hanno portato all’emissione di ordinanze di custodia cautelare firmate sia dal Tribunale per i minorenni di Milano, sia dal giudice delle indagini preliminari. I tre finiti nei guai sono come detto tutti egiziani, un quindicenne ma anche il ragazzo di 22 anni presunto protagonista del colpo avvenuto sul treno partito da Como, ed anche un ulteriore complice di 20 anni. Ma è il modo con cui gli agenti di polizia sono risaliti a loro ad essere del tutto particolare. Il passaggio chiave dell’indagine è infatti un video postato sui profili Instagram e soprattutto su TikTok che ha permesso di dare un nome ed un cognome ai sospettati.

La data da cui tutto prende il via è quella del 21 agosto di quest’anno, quando in pochi minuti vengono portati a termine tre colpi tutti a Milano, due sulla metropolitana alla fermata Pasteur e uno in stazione a Greco Pirelli.

Le modalità dell’azione dei tre sospettati sono sempre le stesse: si muovono in gruppo, per fare leva sul numero ed incutere timore nelle vittime, avvicinano l’obiettivo e poi lo accerchiano mirando le catenine d’oro. In pochi attimi, come detto, a sparire sono la collana di un quarantenne e quella di una ragazza, e poco dopo ad essere rapinato è un altro giovane che viene pure picchiato. Quest’ultimo infatti, nel tentativo di inseguire i rapinatori, era stato afferrato per il collo – come scrive la Questura di Milano – e fatto cadere, procurando lesioni con una prognosi di 30 giorni.

La comparazione

Ma proprio dalle immagini video catturate dalle telecamere di sicurezza delle stazioni e della metropolitana, la polizia ha iniziato a fare dei match con i dati immagazzinati nel sistema Sari che compara i volti dei sospettati con quelli già in banca dati.

Sono così comparse le prime somiglianza, ma l’aiuto decisivo per risalire ai tre egiziani è arrivato in verità dai social e dai video che il più grande aveva postato su Instagram e su TikTok. Qui, con comparazioni del volto ben oltre l’80%, l’indagine ha preso una piega ben precisa anche grazie a frame che descrivevano un abbigliamento perfettamente compatibile con quello che era stato ripreso in stazione e nella metropolitana.

Il resto è storia di questi giorni, con le misure cautelari e la ricostruzione dell’attività della banda, che aveva compreso – sempre in quei giorni di agosto – anche la rapina sul treno partito da Como San Giovanni.

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