Rapinese e il caso delle multe
«Tutelo chi rispetta le regole»

Como Il sindaco rivendicala linea dura che sta seguendo«Questa amministrazionenon premia i furbi»

Nessun accanimento e nessuna persecuzione, ma il rispetto delle norme per evitare che chi le rispetta, alla fine, passi per «stupido» e che i vincitori siano i «furbi». È questo, in estrema sintesi, il pensiero del sindaco Alessandro Rapinese sulle multe - decisamente aumentate rispetto al passato - per divieti di sosta, ma anche per tagliandi scaduti e altro.

«Non guardo alla frustrazione di chi a seguito di un verbale si sente perseguitato - le parole di Rapinese - guardo esclusivamente a quei cittadini perbene, disciplinati e responsabili, che rispettano le norme. Se non esistessero le sanzioni i cittadini onesti e precisi sarebbero solo degli stupidi e, invece, non è così. Quindi avanti tutta e che i cittadini capiscano che questa amministrazione non vuole premiare i furbi, ma solo i cittadini onesti che sono molti, molti, molti di più».

Il primo cittadino spiega anche di non aver dato indicazioni sull’incremento delle contravvenzioni. «Non ho dato disposizioni in merito all’aumento di fatturato - chiarisce - ma ho solo chiesto a tutti (Polizia locale, ma anche Csu, ndr) di lavorare al massimo in nome della Repubblica, esattamente come sto facendo io. Poi è chiaro che il lavoro di un vigile o di un accertatore inevitabilmente, se ben fatto, produce sanzioni».

In un anno - considerando il periodo dal primo luglio del 2022 al 31 agosto del 2023 - sono state complessivamente oltre 72mila, considerando sia quelle elevate direttamente dalle pattuglie della Polizia locale che quelle staccate dagli ausiliari della sosta che lavorano per conto di Csu, che ha in gestione i posti blu a raso dell’intera città. Divieti, ma anche mancato rispetto dei pagamenti e via dicendo. In particolare le sanzioni firmate dagli ausiliari della sosta (quindi principalmente per omesso pagamento del parcheggio o per il tagliandino scaduto a cui si possono aggiungere auto parcheggiate nei posti gialli) sono state 36.313. Una media, quindi, di un centinaio ogni giorno.

A queste si aggiungono i divieti di sosta, che vengono contestati principalmente dalla Polizia locale durante i controlli sia diurni che serali , che sono stati 36.185. Anche in questo caso, quindi, una media di circa cento sanzioni al giorno. Duecento, quindi, per quanto riguarda il capitolo sosta. Un tema, quello delle multe, certamente dibattuto, con chi spinge per il rispetto delle regole e chi, invece, chiede maggiore “tolleranza”. Negli ultimi mesi le sanzioni sono state date non solo alle auto, ma in molti casi anche a motorini parcheggiati su marciapiedi e al di fuori delle apposite strisce suscitando più di una polemica. Ad ogni modo la linea di Palazzo Cernezzi è chiara, quindi meglio fare attenzione.

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