Rapinese sul Sinigaglia: «Stadio? noi siamo pronti: ora o mai più»

Progetti futuri Il sindaco di Como dopo le parole della società: «Ho già detto di sì e lo ribadisco, aspetto il loro progetto». «La collocazione? Resta dov’è. Intanto abbiamo aumentato la capienza di 200 posti, portandola a 6.700»

Duecento posti in più al Sinigaglia e passi avanti sul progetto per il nuovo stadio.

Mirwan Suwarso, il manager del Como per conto della famiglia Hartono, ieri ha ribadito da queste colonne la volontà della proprietà di realizzare un nuovo stadio nei prossimi anni. La società ha commissionato tre diversi studi di fattibilità, tre opzioni sopra ai 15mila posti a sedere. Dopo tante discussioni i tempi sono davvero maturi?

«Penso che questa sia l’unica possibilità per il Como – commenta il sindaco Alessandro Rapinese – o lo stadio lo fanno con me, con questa amministrazione comunale, o non lo fanno più. Questo è politicamente parlando il momento giusto. Gli altri schieramenti sono rotti, divisi, deboli. Entrambi i fronti hanno maggioranze instabili e idee confuse. Noi invece siamo pronti. Ho già detto alla società di sì, punto. Facciano un progetto e ce lo sottopongano. La durata della concessione la stabilirà il piano finanziario, con immagino un’opportuno investimento. Quanto alla collocazione vogliamo che il Sinigaglia resti dov’è».

Uno stadio in riva al lago

Quindi in riva al lago. In uno snodo centrale della viabilità cittadina. In un quartiere prezioso per l’architettura razionalista. Il progetto per rifare il Sinigaglia sarà quindi per forza di cose una materia assai delicata. «È chiaro che vorremmo uno stadio bello, sicuro, che tenga in alta considerazione quel pezzo di città – dice il sindaco – e che non trascuri affatto la logistica. Quindi bisogna confrontarsi sui parcheggi, sui collegamenti. Restando ai desiderata a noi non interessano soltanto le partite del campionato, pensiamo piuttosto ad uno stadio che possa essere vivo tutto l’anno, aperto ad eventi, feste, concerti, un luogo di sport e di socialità».

I posti a sedere sono ora 6.700

Tutti temi molte volte dibattuti, noti, ma che solo un progetto messo nero su bianco, con cifre e metri quadrati, può rendere davvero concreti. «Ma dei passi concreti li stiamo facendo davvero – spiega sempre Rapinese – ho con il Como calcio un dialogo quasi quotidiano. Tant’è vero che in silenzio abbiamo superato le criticità sull’attuale capienza ottenendo le autorizzazioni del caso per aumentare a 6.700 i posti a sedere. Da subito. Così il prossimo campionato inizierà senza la querelle già vista sui seggiolini mancanti».

Oggi la capienza è ferma a 6.498 posti, erano circa 5mila dopo la pandemia. Quindi l’aumento previsto è di circa 200 tifosi. L’unico settore elastico per ragioni strutturali dove è possibile ricavare altri ingressi è il settore ospiti. Succede che quando Como ospita squadre importanti, con più di 500 tifosi al seguito, molti vengono mandati nei Distinti togliendo perciò spazio agli appassionati comaschi. Un problema che da settembre non si risolverà ma dovrebbe almeno attenuarsi.

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