Rapinese, tre anni di mandato: «Mi voterei a vita. Ho protetto Como da partiti e lobby»

L’intervista Alessandro Rapinese racconta l’esperienza da primo cittadino: «La città non avrà mai un sindaco così. Ticosa a rischio di flop? Sarei cauto»

Como

Rivendica «il coraggio» avuto nell’aver adottato misure impopolari e di aver «eliminato e/o raddrizzato quasi tutte le lobby “porta voti”» dando «dignità al Comune». Alessandro Rapinese, sindaco di Como dal 29 giugno 2022 con la sua lista civica senza partiti, fa il bilancio. Sui grandi temi dice di non voler fare proclami, ma che si vedranno le ruspe. E guardando al 2027 riscommette su se stesso («un sindaco come me lo vorrei a vita») e, commentando i nomi di possibili sfidanti del centrodestra, ne evidenzia spaccature e contraddizioni. Su Civiglio assicura che la strada riaprirà a breve e, sullo stadio, tira dritto.

Partiamo con il bilancio di tre anni da sindaco.

Solo tre? Mi sono sembrati 300. L’unico bilancio che posso fare è che più di così non potevo dare e, di sicuro, Como non ha mai avuto, e probabilmente non avrà mai più, un sindaco che la protegge come sto facendo io.

Da chi?

Dai malefici partiti che l’hanno utilizzata per regolare le loro beghe trascurando il benessere dei cittadini in favore di quello dei propri “capetti” o dei loro amici. E poi, se vogliamo dirla tutta, anche da quelle lobby “porta voti” alle quali veniva consentito di tutto e di più. Queste ultime le ho eliminate e/o raddrizzate quasi tutte. Concluderò comunque l’opera entro fine mandato.

Lo sa che alla fine del mandato mancano solo due anni e che i grandi temi sono fermi?

Non mi risulta.

Sulla Ticosa ad esempio, non si sa più nulla...

Beata lei che non sa nulla, io purtroppo so che sono stato preceduto da degli inetti e, visto che non voglio essere al loro pari, stiamo guardando bene ogni singolo dettaglio e quando saremo pronti lo saprà anche lei.

È un anno e mezzo che guardate...

Stiamo guardando e agendo, certo è che se Spallino non avesse fatto la fesseria di comprarla (nel 1982, ndr) e gli altri avessero agito quando le bonifiche costavano un quarantesimo, oggi non avrei in mano il cerino più grosso del mondo.

Si sta preparando anche lei ad entrare nell’albo di chi ha fallito sulla Ticosa, molto affollato essendoci già 13 giunte, un commissario e nove sindaci?

Fossi in lei starei cauta, già in tanti mi hanno dato per morto su alcune tematiche, ma poi una volta che le ho risolte, quando sentono il mio nome, non sapendo più cosa dire, iniziano a parlare come se avessero una patata in bocca.

Dica lei la questione più importante che ha risolto.

Le faccio un nome: Sacaim. Abbiamo chiuso il contenzioso e ogni partita. È stata una cosa complessa e impegnativa, ma ora è una faccenda archiviata per sempre. E per quanto riguarda il lungolago, oltre ad essere sempre stati al fianco di Regione, e Sertori sa quanto, la nostra parte l’abbiamo finita e quando Regione finirà la sua, avremo lasciato definitivamente alle spalle la più grande vergogna comasca.

E sui parapetti che hanno fatto molto arrabbiare i comaschi?

Ripeto: quando Regione Lombardia avrà finito la sua parte saremo tutti felici e i parapetti li deve installare la Regione.

Altri grandi temi: piscina di Muggiò, Politeama, palazzetto.

Il Politeama hanno cercato di comprarlo per vent’anni, Rapinese l’ha fatto in pochi mesi pagandolo quattro spicci e lo venderemo a 4 milioni. Per quanto riguarda Muggiò, proprio perché siamo un’amministrazione affidabile, abbiamo dei proponenti di estrema qualità. I nostri partner hanno speso mesi di lavoro e montagne di soldi per presentare una proposta estremamente ambiziosa che noi stiamo valutando in ogni suo dettaglio e, a meno di sorprese clamorose, spero di approvarla il prima possibile. Faccio notare che in città sono già tantissimi gli impianti sportivi tirati a nuovo e poi, proprio in queste ore stanno nascendo dei nuovi campi da rugby che tutta Italia ci invidierà e finalmente il Belvedere sarà un belvedere. E poi dovrebbe sapere che non rimango mai senza assi nella manica.

Quando si vedrà una ruspa per piscina e palazzetto?

Quando ci sarà.

Tra le cose fatte una la dico io: le asfaltature. Ne aggiunga lei altre due.

Certo, di strade forse giusto Giulio Cesare ne ha fatte più di me. Se proprio però devo scegliere una tra le tante cose che abbiamo fatto, sicuramente l’aver digitalizzato l’anagrafe mortuaria è una enorme soddisfazione. Decine e decine di migliaia di defunti comaschi erano nel caos. Ora sono tutti perfettamente gestiti e georeferenziati. Abbiamo spulciato e digitalizzato oltre 80.000 concessioni.

Gliene ho chieste due. La seconda?

Sceglierne solo due tra centinaia è impossibile, ma aver restaurato quel gioiello razionalista della Sinigaglia è un’emozione che non passa così come non passa il fatto di aver dato luce e dignità al nostro Duomo che giaceva in condizioni orripilanti da decenni. Poi non è male nemmeno aver aumentato di oltre il 50% il numero di taxi, avere telecamere ovunque che riprendono ogni spostamento di targhe, le mura illuminate, campi da calcio e palestre riaperte. E poi siamo i primi, dai Sumeri ad oggi, che stanno mettendo a norma scuole e asili. Sa una cosa?

Dica...

La verità è che comunque tutto ciò che stiamo facendo non avrebbe potuto farlo nessun altro per il semplice fatto che nessun altro sindaco avrebbe mai avuto, e avrà mai il coraggio, di sfidare l’opinione pubblica. Tutti inseguivano il consenso, io, come dicevo in campagna elettorale, il consenso non lo seguo. Lo creo. Con sudore, fatica e soprattutto una quantità smodata di coraggio. E il coraggio al supermercato non lo vendono.

Quindi nel 2027 è sicuro di vincere?

Sarò sincero, un sindaco di Como come me lo vorrei a vita e, considerato che l’unico voto che posso gestire è il mio, mi rivoterò di sicuro. E penso lo faranno molti altri.

C’è chi non la pensa così, le opposizioni ad esempio...

Secondo me se potessero essere sinceri, anche loro direbbero che un sindaco così non l’hanno mai visto tant’è che sono tantissime le decisioni del consiglio comunale alle quali non hanno il coraggio di opporsi e, soprattutto, quando votano contro, spesso, lo si capisce benissimo che è solo strumentale.

Il centrodestra si sta già muovendo. Circolano tre nomi più di altri. Sergio Gaddi, Alessandro Fermi e Stefano Molinari. Chi teme di più?

Di una cosa sono sicuro. Se proprio uno di questi dovesse essere il candidato, gli altri due non lo voterebbero.

Fermi nei giorni scorsi è stato protagonista di una polemica del Pd sulla sua presenza a Rebbio da don Giusto, che Fermi ha ringraziato e definito un modello. Cosa ne pensa?

Né Fermi né don Giusto sono miei modelli.

L’anno scorso aveva dichiarato: “io sono la mia squadra e la mia squadra è me”. E aveva liquidato come “balle” i malumori in giunta. Dopo due mesi però ha cacciato due assessori. Com’è la situazione oggi?

Io sono la mia squadra e la mia squadra è me.

Quindi sta per cacciare qualcun altro?

Dipende.

Da cosa?

Da come si comportano.

Voto. È partito da 1 come il numero 1, poi 300. Alla fine dell’anno 365 come il calendario. E adesso?

15.031.

E cosa vuol dire?

Sono i posti che vorrei nel prossimo Sinigaglia.

Perché proprio 15mila e 031?

Perché 031 è il nostro prefisso mentre l’attuale numero di posti, che finisce con 039, mi ricorda Monza. Ma comunque prima dell’inizio della stagione il numero cambierà.

Aumenterà ancora?

Le novità in arrivo mi piacciono parecchio e saranno una vera rivoluzione. Ma non le dico.

Sul nuovo stadio c’è chi la accusa di non aver coinvolto la città e di essere lei il primo nemico dell’opera. Come replica?

Quello che avevo in mente sullo stadio l’ho detto fin da subito e oggi non ho tempo da perdere con perditempo. Sul mio conto ne hanno dette di tutti i colori, spero che nessuno arrivi a sostenere che sia io il vero assassino di Kennedy.

Le cito alcune questioni aperte, le commenti con una parola. Partiamo da Civiglio.

Riapriremo la strada quanto prima.

Giardini a lago.

Codice degli appalti permettendo, quei lavori sono, e saranno, una passeggiata.

Carducci.

Diventerà un monito e, alla fine di questa vicenda, i maestri nelle scuole diranno “fai il bravo o ti faccio fare la fine del Carducci”.

Parcheggi “biancoblu” scontati per residenti.

Come vado dicendo da mesi ho bisogno di fare prima la nuova Ztl e poi potrò intervenire sulle tariffe dei parcheggi.

Nel 2024 ha fatto arrabbiare molte categorie e nel 2025 le cose non sembrano migliorate. Che ne pensa?

Vuol dire che ho lavorato bene sia nel 2024 che nel 2025.

Ma alla fine qual è la cosa più importante che ha fatto in questi tre anni?

Ho dato dignità al Comune di Como. Il tasso di credibilità del Comune, prima che Rapinese diventasse sindaco era derubricato a livello spazzatura. Ora quando l’amministrazione e il sindaco parlano tutti tengono ben aperte le orecchie e, prima di fare sorrisini di compatimento, ci pensano. Sanno che ciò che viene detto, di riffa o di raffa, verrà fatto.

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