Ricette e video consulti a distanza: la guardia medica risponde da Gallarate

Sanità Da fine mese la nuova centrale gestirà anche le chiamate provenienti dal Comasco - Meno pressione sugli ambulatori di via Napoleona, si parte con un periodo sperimentale

Da Gallarate la guardia medica può fare ricette, referti e video consulenze.

L’Asst Valle Olona ha pubblicato un nuovo avviso rivolto ai medici interessati a prendere servizio presso la nuova centrale unica della continuità assistenziale che da fine mese, personale permettendo, sarà incaricata di gestire le chiamate per il territorio di Busto Arsizio, ma anche dell’Asst Sette Laghi e dell’Asst Lariana.

Una «riorganizzazione»

Questa nuova centrale garantirà la consulenza telefonica in presenza di medici anche tramite video chiamata, potendo, si legge nei documenti, «emettere prescrizioni dematerializzate, inviare referti ai cittadini e ai medici di assistenza primaria o rimandare al Pronto soccorso in caso di necessità». Oppure ancora passare la chiamata alle guardie mediche presenti sul territorio per fissare una visita sul posto o fare un controllo domiciliare. Tutto transita già oggi dal numero 116117, insieme ad Areu sarà però possibile - questo è l’intento - fare maggiormente da filtro, dare una valutazione più significativa. La guardia medica cittadina di riferimento resterà in via Napoleona, come le altre sparse in provincia, ma in teoria verrà così sgravata di compiti e sarà possibile, recita sempre l’avviso, «una contestuale riorganizzazione attraverso una articolazione oraria e una razionalizzazione del personale, in considerazione del trasferimento della consulenza telefonica alla centrale». Sabato, domenica, festività, sono previsti turni con medici nei feriali giorno e notte. Dalla Regione e da Areu non arrivano ancora precisazioni formali, dopo una prima sperimentazione il servizio verrà ufficialmente presentato ed è già partito in altre province.

Le reazioni da parte dell’Ordine dei medici, come dei rappresentanti sindacali, sono positive, la speranza è che una centrale meglio organizzata pur da distanza possa evitare corse in ospedale, oppure visite mancate tramite la semplice guardia medica. Più dubbiosi proprio i giovani medici impiegati la notte a fare le guardie, perché temono di venire destinati ad altri servizi e perché, sostengono, una unica centrale potrebbe trovarsi a dover ricevere tante più chiamate a cui destinare ciascuna troppo poco tempo, dovendo loro gestire visite domiciliari su un territorio più ampio.

L’Asst Lariana, nelle scorse settimane,aveva così rassicurato: «Da novembre la nuova centrale unica, gestendo direttamente le consulenze telefoniche, andrà a ridurre il carico sulle sedi territoriali; tuttavia la nostra realtà manterrà invariato il numero di medici in turno, che continueranno a occuparsi di visite ambulatoriali e domiciliari».

L’ospedale virtuale

A Como è vero doveva nascere, magari proprio in via Napoleona, un ospedale virtuale. Un modello simile, tutto gestito da remoto, online e tramite video, ma con la presenza di medici specialisti, non di medici dell’assistenza primaria. Il progetto, portato avanti da Motore Sanità, non è però mai divenuto concreto, anche per la difficoltà di trovare una sede a costi sostenibili. Al contrario a Gallarate la Regione vuole costruire un nuovo grande hub per le emergenze e questa centrale unica, pur in piccolo, è considerato in Regione un primo passo operativo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA