Rifiuti, quante novità: un passaggio in più
per i locali del centro

Comune Presentati i contenuti del nuovo appalto. Utenze domestiche, per l’indifferenziata un solo ritiro. Contenitori dedicati ai pannolini e agli indumenti usati

Si tratta più o meno di 40 chili a testa di rifiuti. Quelli che negli obiettivi presentati ieri dovrebbero passare da “indifferenziati” a “differenziati”, permettendo di salire in tre anni dal 68% attuale della città di Como all’auspicato 79%. Questo l’obiettivo citato ieri a Palazzo Cernezzi durante l’illustrazione dei contenuti del nuovo appalto per i servizi di raccolta dei rifiuti e di pulizia della città, appalto assegnato ad Aprica, società del Gruppo A2A che dal primo di luglio gestirà i servizi ambientali a Como in associazione temporanea di imprese con Acinque Ambiente ed Econord.

I cambiamenti

Si è partiti dallo stato attuale delle cose, con una raccolta differenziata per carta e cartone di buon livello e da mantenere (60 chili pro capite all’anno, che dovrà salire a 80 chili entro tre anni), ma con situazioni non ottimali per vetro e metalli (da portare a 64 chili per abitante), plastica (da portare a 32 chili da 28) e per l’organico, che oggi vede 100 chili ad abitante che dovranno diventare 120.

La lotta è dunque al rifiuto indifferenziato che dovrà diminuire, e proprio per questo caleranno da due a uno (già dal 1 luglio) i passaggi settimanali della raccolta per questa tipologia. Parallelamente, però, aumenterà la raccolta per le utenze non domestiche: nella città murata i passaggi per la raccolta saranno uno in più per la carta al lunedì (per un totale di quattro passaggi settimanali), per la plastica al sabato (arrivando a tre passaggi), per il vetro e i metalli (un ritiro in più al venerdì per un totale di tre), mentre da dicembre 2023 sono previste ulteriori implementazioni.

Ma, oltre alle giornate di raccolta, sono tante le modifiche messe sul piatto nel piano da oltre 14 milioni e mezzo di euro l’anno. Andiamo con ordine: a partire da settembre verranno posizionati 80 nuovi contenitori per gli indumenti usati, 90 per la raccolta delle pile e 30 per i farmaci scaduti.

Ne verranno installati anche 11 per la raccolta di pannolini e pannoloni, posti in prossimità di asili nido e di Rsa. Su questo fronte il piano è ben più ampio: è allo studio un sacco di un colore particolare in cui far convergere questo rifiuto, che verrà raccolto anche casa per casa una volta alla settimana. Saranno infatti messi a disposizione mille contenitori domestici da consegnare a chi ne farà richiesta. Le modalità precise di questo nuovo servizio verranno comunicate nelle prossime settimane.

Aumento dei cestini

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Alessandro Rapinese e l’amministratore delegato di Aprica Filippo Agazzi. Altre novità annunciate: verranno installate otto Ecoisole per la raccolta dei rifiuti differenziati che saranno divise in sei parti, cinque per la raccolta di organico, carta, plastica, vetro, lattine e metalli e una per la raccolta aggiuntiva di olio vegetale esausto in bottiglie. La loro collocazione non è ancora certa, ma verosimilmente uno verrà piazzato nei pressi del mercato coperto. Arriveranno anche dieci ecocompattatori per le bottiglie di plastica e un centro del riuso, per incentivare la cultura del riciclo.

Spostiamoci infine al capitolo cestini: si arriverà in città al numero di 1.560, 50 dei quali previsti già con la possibilità di differenziare la raccolta, con un aggiunta di 550 cestini stradali e 100 che andranno a sostituire quelli rotti. Tutti i dettagli di questo piano dovranno diventare realtà entro 150 giorni dall’inizio del nuovo servizio, fissato per il primo luglio.

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