«Risonanza urgente, zero posti». Asst: usare il sito è un errore

Tempi d’attesa Un cittadino ci scrive: appuntamento solo in regime privato - La replica: «In questi casi venite al Cup, non provate con il portale regionale»

Como

Liste d’attesa lunghissime, e così nelle strutture pubbliche non trovano posto neanche i malati più gravi.

La sanità in questo momento storico fatica a rispondere ai crescenti bisogni di cura, ospedali come il Sant’Anna cercano di dare la priorità alle patologie più importanti, di concentrarsi sulle malattie più complesse. Ma anche i pazienti esterni con in mano ricette a scadenza breve continuano a lamentarsi perché non riescono a prenotare visite ed esami.

«Abbiamo pagato 322 euro per avere l’appuntamento la settimana prossima»

«La mia compagna si è trovata a dover prenotare, in questi giorni, una risonanza magnetica con priorità a dieci giorni – racconta per esempio Massimo Rimoldi - Il primo posto disponibile è a maggio di quest’anno a Gravedona, mentre al Sant’Anna, ospedale pubblico, si deve aspettare fino a gennaio dell’anno prossimo. Visto che il sistema sanitario non garantisce la certezza della cura abbiamo pagato, sempre al Sant’Anna, l’esame. Sono 322 euro, e c’è posto la prossima settimana». Questo è il fatto che più di tutti fa arrabbiare i cittadini.

L’Asst Lariana risponde spiegando che per le prestazioni urgenti è indispensabile rivolgersi direttamente all’ospedale, non bisogna utilizzare il fascicolo elettronico: «Rispetto alla segnalazione, da quello che abbiamo potuto comprendere sulla base della documentazione allegata e delle informazioni riportate, sembrerebbe che il tentativo di prenotazione sia stato effettuato attraverso i canali online».

Ma «le prenotazioni effettuate online attraverso il Fascicolo sanitario elettronico - scrive Asst - così come attraverso il portale “Prenota Salute” di Regione Lombardia, non consentono di garantire un appuntamento nel rispetto delle tempistiche per le classi di priorità. Per le urgenze è indispensabile fare riferimento direttamente alle Asst e questa è l’informazione trasmessa al cittadino anche in caso di contatto con il call center regionale (numero verde 800.638.638)».

A quel punto, «il Call center regionale o il Cup dell’Asst in prima battuta cercano di soddisfare la richiesta in termini di tempo e vicinanza, e in assenza di appuntamenti, verificano la disponibilità nell’intero territorio dell’Ats di riferimento (che per i comaschi è Ats Insubria) vale a dire tra le Asst Lariana, Sette Laghi, Valle Olona e tra tutte le strutture private accreditate a contratto con il Servizio Sanitario Regionale (come è il caso dell’ospedale di Gravedona)».

Se non ci sono posti all’interno di tutte le strutture dell’Ats Insubria, l’ente a cui si è rivolto il cittadino (in questo caso Asst Lariana) è tenuto a liberare un posto - di fatto rinunciano a un appuntamento in regime “privato” - e a garantire l’appuntamento nei tempi previsti dalla prescrizione.

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