Rubano il cappello al presidente degli alpini. «Che rabbia, è stato un gesto ignobile»

Zona sagra Ignoti sfondano il finestrino dell’auto. Hanno portato via soltanto il berretto. Gaffuri, ex numero uno di Como: «L’autore merita un corso a base di lezioni di nonnismo»

«Sono arrabbiato e amareggiato. Quel cappello alpino significava molto per me. Ha partecipato a tante manifestazioni ed eventi in giro per l’Italia e non solo, considerato che è stato anche in Russia». Pur senza perdere il suo principale tratto caratteriale - la pacatezza - il presidente della sezione di Como dell’Ana, Adriano Crugnola (figura di spicco anche dell’Ana nazionale, di cui è stato vicepresidente vicario e direttore generale) così ha commentato il furto avvenuto venerdì sera all’interno della sua vettura, parcheggiata in tangenziale davanti all’ex centrale termica Santarella. Furto reso pubblico con tanto di foto e appello a restituirlo al legittimo proprietario su facebook. «Aiutiamolo a ritrovarlo - ha scritto William Cavadini - Ha un valore affettivo immenso».

L’appello su facebook

In effetti, il presidente dell’Ana di Como conferma che «per scrupolo, proprio per ciò che rappresenta per me quel cappello, sabato mattina sono tornato in zona, ma purtroppo del cappello non c’era traccia. Ho visto parecchio degrado in corrispondenza dell’ex Santarella. Chi ha preso il cappello di certo non ha nulla a che vedere con gli alpini e con gli ideali che portiamo avanti sin dalla nostra fondazione. Il furto è avvenuto tra le 19 e le 23.30 di venerdì, nelle ore in cui ero alla festa di San’Abbondio. Qualcuno ha detto che i vetri sulla parte sinistra della mia auto erano già in frantumi prima delle 20. Nel contempo, è stato danneggiato anche il portellone. Fortuna il parabrezza è rimasto integro. Così sono riuscito a tornare a casa».

La denuncia

Questa la ricostruzione di quanto accaduto, che ha portato poi il presidente dell’Ana di Como a formalizzare regolare denuncia ai carabinieri. Dalla vettura non è stato asportato nient’altro. «Non era il cappello originale, a casa in quanto usurato da tanti anni di onorato servizio. Questo aveva una quindicina d’anni, ma - come ho già fatto notare - ha partecipato a tante manifestazioni di rilievo, Russia inclusa. Preferisco non aggiungere altro a indagini in corso. Ho piena fiducia nei carabinieri. Di sicuro è stato il cappello alpino ad attirare l’attenzione di chi ha compiuto questo ignobile gesto. Nessuna delle altre vettura è stata toccata». Tante le attestazioni di solidarietà giunte in queste ore ad Adriano Crugnola.

Da registrare ieri anche una lettera aperta al nostro giornale del past president dell’Ana di Como Chicco Gaffuri, che per il furto del cappello alpino del presidente Crugnola ha parlato di «notizia che mi ha indignato e rattristato», aggiungendo che «moralmente è come subire un’amputazione. Se sapessi chi è stato, ci terrei a fargli conoscere qualcosa di alpino - scrive Chicco Gaffuri - Magari un corso a base di lezioni di nonnismo, quello che si usava un tempo, sicuramente pesante, ma terapeutico. Forse l’unico linguaggio per mettersi in comunicazione con teste del genere».

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