Sanità, dirigenti premiati nonostante code e disagi. La rabbia dei sindacati

Como Sanità lariana: obiettivi raggiunti, arrivano gli incentivi economici

Sanità lariana: obiettivi raggiunti, arrivano gli incentivi economici.

I premi vengono versati ai manager in base a una serie di criteri di valutazione del loro operato che Regione Lombardia ritiene meritoria.

Nello specifico, per Fabio Banfi (che ha ottenuto un punteggio di 87 ), direttore dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (Asst) Lariana per l’anno 2022 son stati previsti incentivi per 26.959,05 euro lordi, mentre il direttore generale dell’Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez ne riceve 27.268,92, il direttore amministrativo Massimiliano Tonolini 21.815,14 come il direttore sanitario Giuseppe Catanoso e il direttore sociosanitario Ettore Presutto (per tutti il punteggio è 88 e i premi sempre lordi).

I premi vengono erogati a fronte di un punteggio complessivo relativo al raggiungimento degli obiettivi aziendali di interesse regionale e il riconoscimento dell’incentivo economico viene attribuito in proporzione rispetto alla retribuzione massima.

Tra i criteri di valutazione per il raggiungimento degli obiettivi, in relazione ai quali poi vengono assegnati gli incentivi ai manager ci sono anche quelli relativi alle liste d’attesa, al piano di ripresa 2022 e programmi di screening, al Piano di contrasto al Covid-19, al potenziamento dei servizi di emergenza urgenza sul territorio in attuazione degli indirizzi regionali.

Per i direttori generali sono obiettivi prioritari molti degli stessi citati prima, ma non solo: il potenziamento della rete territoriale (Ats e Asst), il piano di contrasto al Covid-19 (Ats, Asst, Areu), le liste d’attesa (Ats e Asst), il piano di ripresa 2022 e i programmi di screening (Ats e Asst), il coordinamento della vaccinazione in aree disagiate (Areu).

Gli utenti

Liste di attesa e screening, tra gli obiettivi raggiunti secondo la valutazione della Regione, non collimano però con la percezione degli utenti, spesso costretti ad attese lunghissime per ottenere una prestazione, con conseguenze costrizione a ricorrere al servizio sanitario privato.

Paolo Iaria segretario generale dei medici della Cisl dei Laghi degli incentivi erogati dalla Regione si infervora: «Si ripete il modello Lombardia, ma il problema sono le liste d’attesa. Non so questi manager come li valutano, ma i loro incentivi potrebbero essere spalmati anche sul personale, il merito del profit è di tutti. Da medico di medicina generale vivo tutti i giorni il problema delle liste d’attesa: rimandano perfino indietro il paziente! Se il criterio di valutazione è questo allora si dica che non si considera più il bisogno della persona. Due anni per una colonscopia! Dalla Regione dicessero liberamente che voglio inserire il privato nel pubblico. Danno questi introiti ai manager, ma la Regione è cieca sulle liste d’attesa. Dessero questi gettoni a medici e paramedici per incentivarli a lavorare pure il sabato e la domenica e non è vero che il problema è stato il Covid. Il problema è la privatizzazione».

Reclutare più medici

«Gli incentivi legati anche al raggiungimento dei tempi di attesa, che a Como sono lunghissimi, fanno riflettere – commenta Massimo Coppia Uil – Le aziende stanno facendo quello che riescono per garantire le liste d’attesa, ma ci vorrebbero ambulatori aperti 24 ore, strumenti e welfare che non facciano scappare il personale medico verso il privato.

«Questi incentivi dati ai manager potevano essere gestiti in modi diversi - aggiunge Coppia – per reclutare più medici e infermieri, garantire orari più lunghi di apertura degli ambulatori, incentivare i dipendenti che lavorano da molto tempo sotto i valori minimi».

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