Sanità, il 50% dei medici vuole mollare: puntano a un nuovo lavoro o alla Svizzera

Il caso Indagine del sindacato Fadoi su un campione di duemila professioni: «Uno su due è in “burnout”, in questa condizione aumenta il rischio di errori»

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La metà dei medici in forze agli ospedali sta pensando di licenziarsi e spera di andare a lavorare in Svizzera.

Secondo Fadoi, la federazione dei medici internisti ospedalieri, il 52% dei medici e il 45% degli infermieri è in burnout. Questi professionisti vivono il loro mestiere in uno stato di stress permanente. Un fatto che rappresenta un rischio per le cure e i trattamenti, si corre un pericolo maggiore di sbagliare. Ma questa fatica altresì spinge i lavoratori della sanità verso altre occupazioni e verso altri lidi. Il 47,4% di questi medici pensa infatti di licenziarsi entro l’anno e lo stesso pensa il 45% degli infermieri. «Lasciando ancora più sguarnita la trincea del pubblico – scrive Fadoi – magari per andare a rinforzare quella del privato o di qualche altro Paese dove le retribuzioni arrivano ad essere anche il doppio». Ed ecco di nuovo la Svizzera, con la fuga che interessa in particolare le province di Como e Varese.

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