Sassi sui passanti, bloccato con il taser

Tempio Voltiano Ubriaco molesta le famiglie ai giardini. Arrivano i carabinieri e aggredisce anche loro. I militari costretti a utilizzare una scarica elettrica per immobilizzarlo e per poterlo poi ammanettare

Prima se l’è presa con un operatore della Croce Azzura di Como che era stato inviato sul posto dal 118 in seguito alla segnalazione di un uomo – verosimilmente ubriaco – che stava infastidendo i passanti nel pomeriggio di domenica, nella zona del Tempio Voltiano. Appena il sanitario si è avvicinato per aiutarlo, cercando anche di impedire che entrasse in quelle condizioni nelle acque del lago, ha reagito brandendo un sostegno metallico di un cartellone pubblicitario per colpire alla testa il malcapitato.

L’utilizzo del taser

Poi, all’arrivo dei carabinieri del Radiomobile, ha impugnato delle pietre nel tentativo di colpire i militari e alcune famiglie che si trovava ai giardini pubblici a lago, complice la bella domenica e il clima ancora favorevole. L’epilogo è stata una scena da film: l’uomo, che è poi risultato essere un marocchino di 28 anni senza fissa dimora, Youness Lamkad, è stato infatti immobilizzato con l’utilizzo del taser che emette una scarica elettrica in grado di stordire il malvivente di turno. L’uomo è stato così ammanettato – anche in questo caso con non poca fatica, visto che una volta ripresosi ha continuato a reagire contro i carabinieri – e portato in una camera di sicurezza della caserma di Como in attesa del processo con il rito direttissimo che si è svolto ieri mattina.

Da quanto è stato possibile appurare, lo stesso ventottenne era stato arrestato sabato notte in Napoleona dopo aver distrutto la vetrina di un bar per rubare due birre. In tribunale aveva deciso di patteggiare la pena di quattro mesi ed era poi stato scarcerato grazie alla sospensione condizionale. Questa volta invece la contestazione per cui è stato condotto nel palazzo di giustizia cittadina è stata quella di resistenza e violenza contro un pubblico ufficiale dove ha patteggiato altri dieci mesi.

L’intervento è avvenuto intorno alle 17 di domenica, quando alcuni passanti avevano segnalato la presenza molesta del marocchino. L’uomo in un primo momento se l’era presa con un volontario del 118, colpevole solo di avergli impedito di entrare nel lago per fare il bagno. Colpito alla testa con un oggetto metallico, il volontario della Croce Azzurra era poi stato portato al pronto soccorso per essere medicato e dimesso con una prognosi di cinque giorni per una ferita ad una mano ed un trauma cranico.

Portato in ospedale

Lo straniero se l’era poi presa con le famiglie presenti al parco, brandendo un sasso e venendo bloccato dall’arrivo dei carabinieri e dall’utilizzo del taser. Una scena, come detto, avvenuta in pieno giorno in una zona della città piena di cittadini e turisti.

Il ventottenne marocchino – una volta bloccato – è stato portato pure lui in ospedale per verificare le condizioni di salute dopo l’utilizzo della pistola ad impulsi elettrici ed è stato dimesso subito dopo in buone condizioni. Ieri pomeriggio infine è comparso in tribunale per essere processato con il rito direttissimo. Assistito dall’avvocato Arnaldo Giudici ha scelto di patteggiare la pena che è stata quantificata in dieci mesi. Il giudice gli ha infine applicato la misura dell’obbligo di firma tutti i giorni negli uffici della Questura in viale Roosevelt.

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