
Cronaca / Como città
Martedì 05 Agosto 2025
Scala tre piani sui tubi e spacca la finestra. Poi trascina la ex fuori di casa: arrestato
Aggressione Domenica mattina nella zona di villa Olmo: l’uomo, di Garbagnate, ha 48 anni. La vittima ha chiesto aiuto a un’amica dopo che lui aveva suonato più volte per insultarla
Como
Si è presentata a casa della ex, una donna di 64 anni di Como che abita nella zona di Villa Olmo, suonando insistentemente al campanello del palazzo per incontrarla ma anche per insultarla a più riprese. Non ottenendo risposta dalla donna, ha messo in atto una azione pericolosissima, arrampicandosi per tre piani aggrappato ai tubi del gas, per poi raggiungere il terrazzino dell’appartamento, scardinare la tapparella, infrangere a pugni la finestra e infine fare irruzione nei locali e aggredire la vittima.
L’allarme
Quest’ultima, spaventata da quello che stava avvenendo, aveva però fatto in tempo ad allertare una amica che a sua volta aveva chiesto l’intervento immediato delle volanti della polizia. Così quando l’uomo, che con la forza e dopo aver portato via il cellulare della ex, la stava trascinando già dalle scale, giunto al portoncino si è trovato davanti gli agenti che l’hanno fermato e arrestato.
In carcere al Bassone di Albate, in attesa di essere interrogato dal giudice delle indagini preliminari di Como (a cui, se lo riterrà opportuno, potrà fornire la propria versione dei fatti contestati) è finito un uomo di 48 anni residente a Garbagnate, di cui non possiamo fornire altri dettagli a tutela dell’anonimato della vittima che è la ex compagna.
Il pubblico ministero Giulia Ometto contesta all’arrestato le ipotesi di reato di stalking (ovvero gli atti persecutori) e anche rapina (del telefono cellulare), ma lo stesso soggetto è stato anche denunciato a piede libero per il danneggiamento dell’auto della signora trovata dagli agenti nel parcheggio con i vetri mandati in frantumi, le gomme tagliate e del nastro adesivo applicato alle portiere. Il sospetto è che possa aver compiuto questi atti vandalici prima di intraprendere la scalata al terzo piano del palazzo dove si era chiusa la vittima.
È avvenuto domenica mattina a Como intorno alle 11, come detto nella zona a ovest della città, quella per intendersi che si trova dalle parti di Villa Olmo. L’arresto del sospettato è avvenuto in flagranza di reato.
A dare l’allarme era stata una amica della signora, che era stata contattata via telefono e che a sua volta ha poi avvisato le forze dell’ordine. Quando i poliziotti sono giunti nel palazzo, l’uomo ha immediatamente restituito il cellulare della signora. La vittima ha poi ricostruito, di fronte agli agenti, l’accaduto, partendo dalle continue citofonate con insulti e minacce fatte alla mattina, fino al trovarsi l’ex compagno nell’appartamento dopo che era passato dal balcone arrampicandosi per tre pianti spaccando la finestra a pugni.
La scientifica
Da quanto è stato possibile ricostruire, sul posto è arrivata anche la polizia scientifica della Questura che ha effettuato i rilievi sull’auto danneggiata trovando poi all’interno della vettura dell’aggressore un taglierino compatibile con i danneggiamenti agli pneumatici e un rotolo di nastro adesivo identico a quello utilizzato sulle portiere. Giunti negli uffici della Questura, durante gli accertamenti sul conto del quarantottenne sono emersi altri episodi e precedenti che sono ora al vaglio della procura in attesa dell’interrogatorio delle prossime ore.
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