Scuola Corridoni, il sindaco sui social: «Perfetta? No, conciata da sbattere via»

La polemica social Il video del sindaco dopo le infiltrazioni d’acqua nel plesso che vuole chiudere, in via Sinigaglia: «I lavori fatti qui erano tampone, quelli risolutivi costano troppo»

Como

La pioggia è entrata nelle scuole di Como a causa delle precipitazioni torrenziali di ieri notte e anche alla Corridoni (lì si sono verificate infiltrazioni nei due refettori) dove il sindaco Alessandro Rapinese è andato in sopralluogo ieri per mostrare ai suoi follower lo stato in cui versa la scuola.

Decine di croci rosse sono visibili ovunque sulle pareti dell’edificio, lì dove si era valutato di dover intervenire per via di criticità degli intonaci. Un intervento che, ha dichiarato poi nella giornata di ieri il sindaco, era stato previsto dalla giunta precedente, guidata da Mario Landriscina, che si era presa carico anche di un intervento sul soffitto della scuola. «Quelli previsti dalla precedente amministrazione erano interventi tampone e non risolutivi. Per risolvere lì ci vogliono milioni... Oggi ho fatto questo video per rispondere a chi dice che è perfetta, dopodiché noi la chiudiamo per altri motivi, già spiegati».

Nel video Rapinese punta il dito contro i genitori i cui figli frequentano la scuola e che sono contrari alla sua chiusura: «Dicevano che alla Corridoni in via Sinigaglia era tutto perfetto. Ma è conciata da sbatter via... ». E poi aggiunge: «Facciamo finta che il distaccamento del soffitto non sia capitato questa mattina, ma in una settimana di scuola. Tutti quei fenomeni che sono in giro a fare i fenomeni e a dire che la scuola è perfetta, poi quando qualche bambino rimane sotto non li vedi più, però a processo ci va il sindaco. Per loro “c’è mio figlio dentro, chi se ne frega, la scuola è comoda”. Se qualcuno vorrà costruirlo, qui ci sarà un parcheggio - ha concluso - Fine del cinema». Ma il presidente del consiglio d’istituto Simone Molteni replica alle accuse: «Alla Corridoni non è caduto nessun soffitto, sono caduti i soliti quattro pannelli di controsoffitto e tra soffitto e controsoffitto c’è una bella differenza. Altri 23 pannelli sono stati tolti dagli operai del Comune per guardare la situazione».

Molteni aggiunge anche che la scuola ha segnalato in passato, compreso l’anno scorso, proprio il problema rilevato dal sindaco. «Il caposquadra del Comune stesso ha detto ai tempi che il problema è causato dalla mancata pulizia delle caditoie che si riempiono di foglie, responsabilità del Comune, o dal non aver completato a dovere i lavori di impermeabilizzazione del tetto, iniziati da Landriscina ma conclusi solo in più riprese e solo da un anno e mezzo proprio da questa amministrazione evidentemente con poca attenzione, visti i continui rattoppi». E Molteni dichiara anche che «era stato il Comune a dire nella primavera scorsa che, dopo aver rimesso l’ennesima “pezza” sul tetto, la mensa rossa era perfettamente agibile. Evidentemente anche quella valutazione era sbagliata… Non ne andrei così fiero».

Critiche al video sono arrivate anche dai partiti. Per il Pd (il commento è firmato da Daniele Valsecchi, segretario cittadino, Stefano Legnani, consigliere comunale e Francesco Finizio, referente per le scuole) si tratta di «un video volgare e pretestuoso» in cui, aggiunge FdI con un commento firmato dal presidente provinciale Stefano Molinari e dal coordinatore cittadino Alessandro Nardone «ancora una volta invece di assumersi le sue responsabilità il sindaco ha preferito schernire i comaschi». E anche Forza Italia, nella persona del segretario cittadino Davide Gervasoni condanna «l’atteggiamento quasi compiaciuto che riduce la vicenda a mera scenografia elettorale, come fatto in via Perti».

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