Seggiolini e nuovi settori disitnti
Stadio, (quasi) promossi i lavori per la B

Riunione della commissione di vigilanza di pubblico spettacolo per valutare gli interventi - Le prescrizioni evidenziate a luglio: seggiolini sulle gradinate e la nuova divisione del settore distinti

Como

Stadio, per la Serie B c’è ottimismo, ma restano ancora da sciogliere diversi nodi.

Ieri nella tarda mattinata si è tenuta la commissione di vigilanza di pubblico spettacolo per valutare lo stato dei lavori al Sinigaglia, utili a partecipare al campionato cadetto. Presenti i tecnici comunali, le forze dell’ordine tra cui la polizia locale e i rappresentanti della società sportiva. La premessa, a parole, è confortante.

In campo a settembre

Tutti i diversi interlocutori si dicono abbastanza sicuri che l’11 settembre la prima partita in casa, contro l’Ascoli, si giocherà senza problemi in riva al lago. In questo mese di tempo però c’è da assolvere ancora ad alcune prescrizioni ultimando dei lavori. Non si tratta di opere strutturali, ma sono vincoli definiti di minore interesse.

Quando all’inizio di luglio la giunta comunale ha dato l’ok alla società calcistica per farsi carico dei lavori, di fatto a scomputo del canone, accelerando dunque i tempi, erano due le prescrizioni principali messe in evidenza. La prima era installare i seggiolini sulle gradinate, con 5.500 posti a disposizione normative anti Covid permettendo. Mentre la seconda riguardava la nuova divisione del settore distinti, con i tubolari in acciaio come richiesto dai criteri della Lega calcio. Su questo pezzo di cantieri non ci sono molti dubbi, il più è fatto.

Ci sono invece altre questioni da integrare e completare, per esempio alcune certificazioni legate ai servizi igienici. Già la precedente commissione prefettizia, a fine luglio, aveva sollevato il problema della curva azzurra con una deroga possibile a una struttura provvisoria, come pure il parcheggio sicuro nelle vicinanza per almeno 400 mezzi. C’è invece un sostanziale ok, ad esempio, per il piano incendi. Resta infine inagibile, per ragioni strutturali, la parte di sedute sovrastante che comunque non tocca il via libera a ospitare le partite della Serie B.

La conclusione del vertice

Alla fine del vertice di ieri tutti si sono di nuovo detti ottimisti, sicuri che il Como giocherà in casa. Almeno perché, come detto, c’è un mese di tempo per assolvere a tutte le indicazioni. Prima della partita contro l’Ascoli infatti il Como dovrà giocare due gare in esterna e aspettare un’altra settimana per la pausa delle nazionali.

Sempre stando alla decisione della giunta comunale i lavori per partecipare alla Serie B prevedevano, tra i tanti punti, l’aumento del terreno di gioco su tre dei quattro angoli del campo, la capienza da aumentare con l’installazione dei seggiolini, la riapertura del settore distinti, la creazione di una rete wi-fi, l’adeguamento delle telecamere di sorveglianza. L’adeguamento della struttura aveva un costo stimato in 194mila euro di cui 102mila da sottrarre all’affitto chiesto da Palazzo Cernezzi.
S. Bac.

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