Aggredito in darsena, Yuri non ce l’ha fatta e ora si cerca la donna che era con lui prima della lite

L’omicidio Il giovane cameriere di Como vittima del brutale pestaggio a Milano dichiarato morto ieri pomeriggio. Adesso la polizia cerca una misteriosa ragazza vista sul luogo del delitto: può essere lei la testimone chiave

Yuri Urizio non ce l’ha fatta. Il cameriere comasco di 23 anni aggredito alla Darsena di Milano mercoledì notte, ha cessato di combattere alle 16 di ieri. Una indagine, quella sulla sua morte, che passerà – oltre che dall’arresto di un ragazzo tunisino già in carcere – anche dall’identificazione della ragazza ancora sconosciuta che era con Yuri poco prima che scoppiasse la lite. Donna che le telecamere riprendono allontanarsi in tutta tranquillità. Lei potrebbe sapere qualcosa in merito a quanto avvenuto in quei tragici minuti.

L’arrestato, sentito ieri dal giudice, ha riferito essere una donna ucraina, che staziona da quelle parti, cui il cameriere avrebbe cercato di sottrarre dei soldi. E per questo, ha spiegato, si sarebbe scagliato contro Yuri, che lo avrebbe colpito per primo (a suo dire). Versione smentita dalla telecamera comunale che ha ripreso la zona. Immagini che immortalano i tre discutere tranquillamente, Yuri, la donna misteriosa, e quel Cubaa Bilel.

Sono le 3.51 ed in un minuto tutto cambia. Già alle 3.52 la donna non c’è più, la si vede allontanarsi, mentre i due uomini iniziano a scontrarsi. Sulla scena alle 3.55 irrompe un testimone, che interviene per dividere i litiganti, in una aggressione già compiuta, con il comasco preso per il collo con tenaglia da dietro e infine esanime a terra quando le volanti già stavano intervenendo. In pochi secondi tutto si è compiuto. Senza un apparente motivo, che ora dovrà essere cercato dagli uomini della squadra Mobile.

Yuri, dopo essere stato rianimato da un agente, era stato portato al Policlinico in gravissime condizioni e in coma. Da allora non si è più ripreso fino al decesso di ieri pomeriggio alle 16. La procura ha già disposto l’autopsia sul suo corpo. Ma molto, come detto, passerà da alcuni punti cardine che partono dall’individuazione della donna presente con Yuri e con il tunisino alla Darsena di Milano. Chi era? Davvero il cameriere comasco l’aveva importunata, o aveva cercato di prenderle dei soldi? Cosa che non sembra possibile dalla visione delle immagini, che descrivono invece una assoluta tranquillità. E cosa ha visto il testimone (che dovrà essere risentito) prima di intervenire?

La certezza fin da ora è data dalle immagini della telecamera puntate su viale Gorizia. Frame che riprendono tre persone che parlano senza astio. Con la donna misteriosa che si alza e si allontana e i due uomini che pochi attimi dopo litigano, con il cameriere comasco preso con una morsa al collo, soffocato, buttato sull’asfalto in minuti drammatici che gli sono costati la vita e su cui ora la procura di Milano conta di fare luce. Anche per dare risposte ad una madre straziata dal dolore.

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