Si sfoga la mamma dello skater multato. «Como si dimentica dei suoi giovani»

San Francesco Anna Timonina difende il figlio sanzionato con gli amici dalla polizia locale. «Niente ricorso, pagheremo subito le 50 euro. Contenta di avere aperto il dibattito in città»

«Non riteniamo giusta la multa, ma non faremo ricorso. In un certo senso, hanno fatto un favore: almeno se ne sta parlando». Anna Timonina è la madre di uno dei ragazzi che frequenta, tavola da skate sotto i piedi, i portici e lo spiazzo di San Francesco. Lui, come altri suoi amici, nei giorni scorsi ha ricevuto una sanzione di 50 euro dalla polizia locale poiché, utilizzando lo skateboard, avrebbe recato danni «ai manufatti, creando molestie o pericolo ai pedoni in transito». Una motivazione che, va da sé, i ragazzi hanno subito contestato.

«I giovani hanno le loro passioni – spiega il genitore– e non vedo perché non dare loro uno spazio. Si dice spesso che Como sia una città per “vecchi” e che per i giovani non si faccia nulla: leggendo i commenti sui social, purtroppo, sembra sia vero».

La decisione della famiglia è in ogni caso quella di pagare la multa nonostante si ritenga non giusta: «In un certo senso – aggiunge la signora – hanno fatto un favore: almeno se ne sta parlando. In campagna elettorale, tutti hanno manifestato la volontà di creare uno skate park per i giovani. Poi, una volta passate le votazioni, nessuno ne ha più parlato».

È stata una settimana caratterizzata da diversi interventi, da parte della polizia locale, nel piazzale accanto al Tribunale. In un caso quei controlli sono anche sfociati nella multa agli skaters impegnati nelle loro evoluzioni.

I controlli

I residenti di via Mentana, dal canto loro, hanno presentato un esposto all’Arpa per il frastuono provocato dai ragazzi e hanno inviato negli scorsi mesi una raccolta firme al Comune e al comando della polizia locale sollecitando opportune contromisure. Tra i primi firmatari dell’iniziativa anche il neurochirurgo comasco Angelo Taborelli.

«Quest’inverno – spiega – mio figlio ha scritto all’assessorato allo Sport del Comune per chiedere la predisposizione di uno spazio adeguato (il riferimento è a Paolo Annoni, in giunta con il sindaco Mario Landriscina, ndr). Nemmeno lui e gli altri ragazzi sono contenti d’andare a San Francesco, ma purtroppo è l’unica zona con una pavimentazione adeguata per andare con la tavola. Come si è detto in campagna elettorale, si faccia uno skate park».

A questo proposito, l’attuale sindaco Alessandro Rapinese aveva messo, fra gli obiettivi del suo programma, la realizzazione di un impianto in piazza Roma, recintato e chiuso di notte, gestito, da un’associazione di utenti che dovrebbe curare e tenere pulito il parco interfacciandosi annualmente con l’amministrazione. Il primo cittadino ha specificato di non aver inviato lui i vigili a fare i controlli, sebbene sia «innegabile che lì ci siano dei danni». Infine, ha ricordato come ci sia già un progetto di uno skatepark nella zona polisportiva del belvedere e finanziato con i soldi del Pnrr.

«Le proposte con i progetti sono già state presentate – conclude la madre – e, in Comune, hanno già tutto. Se, per qualche ragione, sono state smarrite, i ragazzi possono ripresentare ancora tutto».

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