Sms, promessa non mantenuta
«Ancora niente appuntamento»

Sono ancora in attesa migliaia di comaschi.Non arriva il messaggio. dalla Regione

Gli sms agli over 80 per l’appuntamento alla vaccinazione ancora non si vedono.

Un gran numero di anziani comaschi non ha ancora ricevuto l’appuntamento per la vaccinazione promesso dalla Regione. La direzione generale al Welfare aveva annunciato l’invio massiccio di messaggi e telefonate ai grandi anziani per indicare finalmente un giorno e un orario. Così da tranquillizzarli visto che hanno atteso un mese senza informazioni. E invece niente, anche se l’annuncio dai vertici della Regione è stato ripetuto ancora ieri. Contattati un gruppo pur ristretto di anziani comaschi over 80 in attesa del siero, si scopre che nessuno di loro ha ricevuto alcuna buona nuova.

L’invio degli sms e le chiamate sui numeri fissi dai call center procederanno nei prossimi giorni, così hanno spiegato i vertici della Regione. Al momento però il cambio di passo non si vede, non sembra essere partita quella valanga di sms annunciata nelle ore precedenti. L’irritazione dopo l’ennesima promessa e l’ennesimo annuncio tra i cittadini aumenta. Molti anziani hanno bussato alle porte delle farmacie e hanno chiamato ai loro medici di famiglia. Infatti ad alcuni di loro è stato suggerito di effettuare di nuovo , nel dubbio, l’adesione. Il portale, abbiamo fatto una prova, accetta del resto una seconda adesione pur avendo già inserito il codice fiscale e il relativo numero. A qualcuno è capitato, inviata nuovamente la disponibilità, di ricevere poco dopo l’agognato sms. Informalmente farmacisti e medici consigliano agli assistiti di provare a rifare la richiesta online. Circola infatti la notizia, mai confermata dalle autorità regionali, che un numero non piccolo di domande inviate nei primi giorni sia andato in realtà perduto nelle falle del sistema informatico.

Nella nostra provincia aspettano il vaccino circa 38mila over 80 aventi diritto e precedenza. Sono persone che spesso vivono da sole e quando non sono sole temono comunque giustamente il contagio e si isolano. La solitudine pesa, le nuove positività in questa categoria espongono ad un rischio maggiore, gli anziani possono andare incontro a complicanze più severe. Il maggior numero di decessi si è registrato, come noto, oltre gli ottant’anni. S. Bac.

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