
Cronaca / Como città
Domenica 05 Ottobre 2025
Soldi a un uomo per minacciare la suocera. Ora è a processo per un nuovo stalking
Palazzo di giustizia Cinquantenne comasco accusato dall’ex moglie medico di perseguitarla. La donna aveva anche scritto al presidente della Repubblica Mattarella per chiedere aiuto
Como
In aula, davanti ai giudici, ha negato ogni accusa. E ora la parola passa a Procura e difesa, prima che il Tribunale emetta la propria sentenza.
Si avvia alle fasi conclusive il processo per stalking che, negli anni scorsi, aveva riempito anche le pagine dei quotidiani nazionali, in seguito alla decisione della presunta vittima di chiedere aiuto a numerose istituzionali, tra le quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La donna, di professione medico, aveva denunciato i propri timori nei confronti marito da cui si stava separando. L’uomo oggi ha 53 anni, e all’epoca dei presunti atti persecutori che risalgono al 2022 aveva anche assoldato – secondo quello che era stato il capo di accusa poi finito davanti al giudice, in un fascicolo del pm Giuseppe Rose – un giovane senegalese, senza fissa dimora, perché andasse a “punire” la suocera. Ma l’uomo dopo aver suonato il campanello di casa della donna le aveva detto: «Sono qui a farle del male, mi ha mandato il suo ex genero. Ma io non voglio».
È l’atto più pesante di una telenovela lunga e complessa che oggi non si è ancora conclusa e non tanto per quel fascicolo sul senegalese ingaggiato, in cui l’ex marito aveva deciso alla fine di patteggiare, quanto perché in Tribunale a Como ne è arrivato in aula un secondo nato di un episodio successivo. Quello, per la precisione, di un presunto pedinamento avvenuto questa volta nel 2023 dopo che marito e moglie si erano recati – separatamente – ad assistere ad una gara di corsa della figlia.
La nuova denuncia
Secondo quanto aveva raccontato la donna in un’altra denuncia, l’ex marito l’aveva prima avvicinata e apostrofata (durante la gara) con frasi poco rassicuranti che l’avevano convinta a scappare in un bar. Poi, al termine della manifestazione, si era messa in auto per tornare a casa trovandosi pedinata dal marito.
Questo, almeno, era stato il suo racconto che l’uomo ha ora categoricamente rimandato al mittente nel corso dell’udienza di questa settimana per il nuovo fascicolo approdato di fronte ai giudici del Tribunale di Como.
L’ex marito, assistito dall’avvocato Alessandro Borghi, ha negato categoricamente di aver seguito la ex moglie, ammettendo solo di essere stato alle sue spalle dopo che «il passaggio a livello della strada che stavano percorrendo» era stato trovato abbassato, aggiungendo che l’inversione di marcia l’aveva poi fatta sempre «non per pedinare» o intimorire la donna, ma per trovare un’altra via per superare lo sbarramento. La donna si è comunque costituita in aula come parte civile. In essere c’è ancora la misura restrittiva del divieto di avvicinamento alla parte offesa.
Verso la sentenza
L’istruttoria è stata ultimata e il giudice ha poi rinviato tutti alla fine di ottobre per le conclusioni ed eventualmente per la sentenza. Che farà seguito, come detto, al patteggiamento già formalizzato nel 2022 a due anni per lo stalking nei confronti della suocera e dalla ex compagna, in quella storia che era finita su tutti i quotidiani e in cui la parte offesa aveva confidato le proprie paure e i propri timori addirittura al presidente Mattarella.
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