Stadio, “tagliati” i pali delle torri faro: adesso si spera nella deroga di Enac

Sinigaglia Completata la prima fase dell’intervento: ora le luci e la segnaletica bianca e rossa. Il sindaco: «Prima spazio aereo “invaso” per 24 metri, ora per 7. Guardiamo al nuovo impianto»

I pali “in eccesso” sopra alle quattro torri faro dello stadio Sinigaglia sono stati tutti tagliati. Per due, quelli verso il Monumento ai Caduti e largo Borgonovo non ci sono ulteriori interventi, mentre gli altri due saranno oggetto domani del completamento dell’operazione con il posizionamento delle luci di ingombro. Inoltre i pali dovranno essere colorati in bianco e rosso, come prescrivono le normative internazionali. Non va infatti dimenticato che l’idroscalo è a tutti gli effetti (anche se in miniatura) un aeroporto internazionale aperto al traffico aereo (con anche la dogana per chi proviene dai Paesi dell’area Schengen o da quelli extra Schengen).

La situazione

La questione delle torri faro e delle interferenze con l’idroscalo va avanti da decenni ormai e adesso, non appena sarà ultimato l’intervento concordato una decina di giorni fa con Enac (Ente nazionale degli aeroporti civili) il Comune tornerà a chiedere un nuovo incontro a Malpensa per cercare di ottenere la deroga. Il sindaco Alessandro Rapinese ha spiegato a Etv che «uno dei mille tavoli su cui ci siamo attivati è quello con Enac, Aeroclub e Como 1907». E ha aggiunto: «Abbiamo interagito e stabilito una serie di interventi per poi tornare a confrontarci. Interventi che sono stati fatti a tempo di record». Poi ha evidenziato che «due torri rientrano perfettamente nella normativa, una è di un metro e mezzo più alta e una di sette metri. Faremo le segnalazioni bianche e rosse, illumineremo come richiesto e adesso siamo nella condizione di poter andare a chiedere a Enac una deroga. Siamo stati perfettamente adempienti a quanto ci eravamo detti e aspettiamo la deroga. Eventualmente c’è un piano B per poter comunque risolvere».

A quel punto si tornerà in commissione provinciale di vigilanza per chiedere di nuovo l’autorizzazione all’apertura dei mille posti in più in curva (i seggiolini sono stati posizionati a novembre). Le torri faro (ha sottolineato Rapinese che non p «strettamente collegato ai seggiolini) sono comunque state incluse nel pacchetto di interventi con telecamere all’interno e all’esterno del Sinigaglia (già posizionate) per avere i mille posti in più.

L’obiettivo

Il sindaco ha evidenziato come si debba anche guardare avanti: «Noi siamo l’amministrazione che vuole consentire il rifacimento dello stadio e averne uno nuovo. In cima ai miei interessi ci sono sì i mille posti, ma soprattutto uno stadio nuovo ed è per questo che stiamo collaborando. Mi interessa cancellare la questione delle torri faro per sempre perché non vorrei che tornasse a rompermi le scatole quando parleremo dello stadio nuovo, che è l’obiettivo grosso». Ha concluso spiegando che «si spiegherà ad Enac che c’era una torre che invadeva lo spazio aereo di 24 metri, oggi sono sette e chiederemo una deroga e se ci verrà concessa torneremo in commissione provinciale. Abbiamo nel frattempo lavorato molto sull’interazione tra lo stadio e il cantiere dei giardini a lago (che partirà nel giro di una decina di giorni al massimo, ndr)».

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