Stadio, priorità ai distinti. Sacrificati i posti in curva ospiti

Verso la serie A La società ha bisogno di fare in fretta e potrebbe non ampliare il settore per gli avversari. Ipotesi: limiti sui biglietti per evitare gli ultras in tribuna

Solo settecento posti al Sinigaglia per i tifosi ospiti in serie A? Non c’è stadio italiano che dia così poco spazio agli ultras delle squadre avversarie. Ma se il Como ha deciso di sacrificare quel settore dello stadio un motivo c’è, ed è quello di non far perdere lo spettacolo della massima serie ai comaschi. Intervenire anche sulla curva ospiti richiederebbe infatti troppo tempo (e vi spiegheremo perché). Questo finirebbe per rendere un’impresa impossibile ottenere l’omologazione del Sinigaglia al massimo entro fine estate, facendo così perdere al massimo un paio di partite casalinghe ai lariani.

Il progetto formale ancora non c’è. O, meglio, ancora non è stato presentato alla Commissione prefettizia. Dovrebbe essere consegnato entro la prossima settimana. Ma informalmente i contatti tra la società e le varie autorità coinvolte nel via libera formale c’è già stato. E in questi incontri informali è emerso chiaramente lo spirito dei lavori estivi in zona Sinigaglia: regalare ai comaschi la serie A quanto prima. Quindi: priorità ai distinti. È lì che si andranno a recuperare i poco più di 3mila posti per raggiungere quota 10mila, minimo previsto dalle regole della Lega Serie A per realtà come il Como (con uno stadio storico e un’assenza dalla A di oltre vent’anni).

Vie di fuga e sicurezza esterna

I distinti non saranno abbattuti, come già scritto ieri da Nicola Nenci su queste colonne. Ma saranno necessari interventi strutturali importanti per renderle sicure: puntellamenti, verifica degli eventuali ammaloramenti del cemento oltre al posizionamento dei seggiolini.

Ma non basta. Perché 3mila e più posti da aggiungere agli attuali richiede inevitabilmente anche un impegno sul fronte degli accessi e delle vie di fuga. Vanno aperti nuovi varchi, posizionati i tornelli previste aree di prefiltraggio lungo viale Puecher. Contestualmente bisogna anche aggiornare gli ingressi sia in curva ospiti che in curva azzurra e in tribuna, visto che gli standard della A sono più severi di quelli delle serie minori. Insomma: i lavori da fare non mancano, e la prossima stagione scatterà fra tre mesi esatti (il 17 agosto). Vi sembran tanti? Non lo sono.

Il nodo biglietti

Da qui il sacrificio del settore ospiti. Che sarà raddoppiato solo nella prossima stagione. Una decisione che ha suscitato domande e perplessità, pensando agli esodi ultras di squadra come le milanesi, le romane, la Juve, la stessa Atalanta.

Proprio la caratura di certe tifoserie obbliga standard di sicurezza maggiori. Se a questo si aggiunge un afflusso di 1400 ultras e non gli attuali 700 si deve intervenire strutturalmente anche all’esterno del Sinigaglia: ingressi, vie di fuga e area prefiltraggio, che dovrebbe ospitare il doppio dei bus attualmente previsti quando i tifosi ospiti vengono trasferiti da Lazzago allo stadio. Proprio questi ultimi interventi richiederebbero troppo tempo, distogliendo energie dall’obiettivo primario: i distinti.

Ma come evitare che, soprattutto per le partite di cartello con grosse squadre di alta classifica, i distinti non diventino terra di conquista delle frange più calde delle tifoserie ospiti? L’idea - puramente teorica, in questo momento storico - potrebbe essere quella di limitare la vendita di biglietti fuori dalla provincia di Como al solo settore ospiti, per scongiurare acquisti in massa di tifo organizzato in tribuna o nei distinti. Poi, va da sè, sarà inevitabile che i tifosi di fedi opposte finiranno per mischiarsi nei settori diversi dalla curva. Come avviene ovunque. Ma questo accadrebbe anche con una curva da 5mila posti.

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