Stadio Sinigaglia, nel primo progetto la copertura diventa un belvedere su cui passeggiare

L’impianto La società Caa Icon incontra online alcuni tifosi per parlare del progetto e mostra una piantina. Ma siamo in grado di dirvi di più: copertura a parabola, niente hotel e si può passeggiare sopra gli spalti. Qui l’idea in un’illustrazione che Silvio Curti ha realizzato per La Provincia

«Fiato alle trombe Turchetti», diceva Mike Bongiorno nei momenti topici del suo Quiz Rischiatutto. Fiato alle trombe tifosi del Como, diciamo noi, visto che sullo stadio stanno arrivando momenti (comunque, in un modo nell’altro) decisivi. L’ultima della serie, sull’argomento, è una serie di confronti via zoom fatti dal le società che hanno avviato gli studi di fattibilità e che stanno effettuando con tifosi del Como scelti random.

Meeting

Funziona così: il mese scorso il Como aveva mandato un questionario (visto che c’entra un quiz anche qui?) ai suoi abbonati, chiamati a rispondere a una serie di domande inerenti al futuro impianto comasco. In fondo al questionario, c’era una richiesta di disponibilità, cioè quella di venire contattati dalla società per partecipare a un confronto live, via zoom, sui temi oggetto del questionario. Chi ha dato questa disponibilità, è stato contattato in questi giorni. I meeting sono iniziati mercoledì pomeriggio e sono proseguiti anche ieri ( e chissà fino a quando andranno avanti) secondo una tabella molto fitta di incontri. Durante il meeting, si sono ritrovati nella stessa schermata sei-sette tifosi alla volta. Sorpresa (fino a un certo punto): la convocazione non era fatta dal Calcio Como, ma direttamente da una delle società che sta facendo lo studio di fattibilità. Questa volta era la CAA Icon, poi (forse, ma non è chiaro) seguiranno le altre. I tifosi si sono trovati di fronte una psicologa che lavora per il gruppo, e l’assistant project manager Daniele Carano. Il dialogo si è tenuto in italiano, a volte con l’aiuto di un interprete. Piccolo giallo: all’inizio, la psicoterapeuta incaricata di condurre il dialogo, ha presentato Icon come la società scelta per costruire lo stadio, mentre nella giornata di ieri Mirwan Suwarso ha smentito questa tesi, e ha detto che sono aperte ancora tutte e tre le strade.

Comunque: il dialogo verteva su tutti i temi cari ai tifosi del Como: 1. Che tipo di stadio volete; 2. Quali sono le priorità; 3. Volete uno stadio coperto?: 4. Quale pensate che sia la fascia di prezzo equa per i biglietti; 5. Quale tipo di manifestazioni collaterali pensate sia più giusto per uno stadio (sagre? concerti?); 6. Vedete di buon occhio l’utilizzo dell’impianto per eventi collaterali sportivi (calcio femminile) o non sportivi (matrimoni o feste)?; 7. Come considerate la presenza di altre attività commerciali dentro lo stadio? Eccetera eccetera. L’incontro è durato circa due ore, sotto l’incalzare delle domande della psicologa, che comunque lasciava anche molto briglia sciolta per le argomentazioni.

Testimone

Uno tra quelli che hanno partecipato all’incontro è Alessio Lamanna, creatore della pagina Facebook “Passione Lariana”, che si occupa di cose legate al Como e dello sport comasco: «I temi più o meno sono quelli cari ai tifosi. Le posizioni per certi versi sono state coincidenti, anche se poi ognuno anche a seconda del settore che occupa allo stadio, la vede diversamente. Per esempio c’è stato parecchio interesse da parte della società riguardo a spazi vip in tutti i settori dello stadio, curve comprese. E qui, a quanto leggo anche in giro, la posizione dei tifosi è un po’ scettica: i posti vip in curva sono un po’ un contro senso. Tutti d’accordo sullo stadio coperto, molte richieste sono arrivare in merito ai servizi, a come raggiungere lo stadio, ai parcheggi eccetera».

Durante questo incontro è stato mostrato un disegno, una piantina dell’impianto. Ma noi siamo in grado di dirvi che il disegno che si vede non rende l’idea del progetto finale. Se davvero questo sarà il progetto scelto, circola un altro rendering molto più dettagliato che mostra alcuni particolari. Il più scenografico e impattante è l’aspetto della copertura: che non è piatta, ma sopraelevata, come un arco che sale in pendenza nella parte più alta, e scende verso la tribuna di fronte. Nel progetto originale, alcune parti della copertura sarebbero addirittura calpestabili, una specie di passeggiata con piante e tavolini. Ma è un progetto come quelle vetture prototipo che poi alla resa dei conti saranno meno avveniristiche: è possibile garantire la presenza di spettatori vista-partita che accendono ma non hanno un posto a sedere ben preciso? Dura.

Rush finale

Se vincerà questo impianto, che vedete realizzato nel disegno qui sopra, possiamo avere dunque un’idea di come si presenterà, con spalti a 90 gradi come Frosinone, Udine o Ferrara, e la possibilità di vedere il lago dalla tribuna di fronte. Se resterà tribuna, perché nello zoom di cui sopra, si è fatto (ancora, storia vecchia) cenno alla possibilità di invertire tribuna con distinti. Questo modello non prevede un hotel all’interno.

I disegni finali arriveranno sul tavolo del Como il 14 dicembre e in gennaio verranno presentati in Comune. Resta una domanda: se la dead line è il 14, non è tardi fare un zoom per sapere il parere dei tifosi il 6 di dicembre?

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