Stadio Sinigaglia, si abbassano i pali

Como, la protesta I mille posti in curva non autorizzati: maxi striscione all’hangar per chiederne l’apertura. Intanto il sindaco annuncia i lavori sulle torri faro

«Aumentate la capienza, è finita la pazienza». Non lascia spazio a interpretazioni il maxi striscione esposto ieri mattina dai tifosi all’esterno dello stadio Sinigaglia, di fronte allo storico bar Pino vicino all’hangar e sotto la curva di casa. La protesta chiede che vengano aperti i mille posti in più in curva: i seggiolini sono già stati posizionati a metà novembre, ma di fatto non sono autorizzati e, di conseguenza, la società non può vendere i mille biglietti aggiuntivi. Posti che avrebbero portato la capienza complessiva a 7.500 spettatori ma che non possono essere aperti. Il motivo è noto e sta nel fatto che tutte le disposizioni di sicurezza (sono state montate nella zona anche una serie di nuove telecamere ad alta definizione) e gli interventi sullo stadio sono stati inseriti in un unico verbale che comprende anche l’annosa questione delle torri faro.

Si va avanti da novembre

Per l’inizio del campionato i blocchi luminosi erano stati abbassati e adeguati, ma i pali su cui insistono sono ancora alla vecchia altezza e, nel caso di uno di questi, interferisce (e non certo da oggi) con le rotte dello scalo internazionale equiparato (anche se in miniatura a Malpensa).

La scorsa settimana si è svolta una riunione proprio nell’aeroporto in provincia di Varese con i tecnici Enac (Ente nazionale degli aeroporti civili), i rappresentanti del Como 1907, del Comune, dell’idroscalo e dell’Aeroclub nella quale è stato trovato un accordo per la risoluzione del problema. In una nota del Comune era infatti stato precisato che «al fine di limitare l’interferenza delle torri con il volo degli idrovolanti, è stato stabilito di procedere nel più breve tempo possibile alla riduzione dell’altezza delle torri faro dello stadio Sinigaglia, riduzione che si è resa possibile grazie all’intervento del Como 1907 che, attraverso la sostituzione delle lampade installate, ne ha abbassato il “punto di proiezione”».

E adesso è arrivata l’ora dei lavori. È stato venerdì sera su Etv il sindaco Alessandro Rapinese ad annunciare che i prossimi giorni saranno cruciali. «Il Comune si sta muovendo, in termini di movimento siamo da serie A così come la squadra e più di così non possiamo fare. Siamo andati tutti a Malpensa e interagito come una squadra con Aeroclub che lavora per agevolare, il Calcio Como 1907 e il Comune al suo fianco. Mi auguro che settimana prossima si possa vedere la laboriosità di questa squadra che lavora».

«Il Comune sta facendo di tutto»

E ancora: «Sono fasi molto delicate e il problema vero, lo dico senza polemiche, è che per quarant’anni non si è fatto niente. Settimana prossima ci sarà un grosso passo in avanti poiché si inizierà a segare i pali. Poi ci sarà un nuovo incontro con Enac per risolvere anche l’ultimo dei quattro fari e non è una cosa che decidiamo noi in autonomia. Noi stiamo facendo di tutto per agevolare e secondo me la risolveremo. Se è una cento metri siamo al novantesimo. Io vado in curva, ho amici che non possono entrare in curva, non vedo l’ora di ampliare ad altri mille amici e vedere la partita tutti insieme.

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