Stadio, la Soprintendenza: nuovo piano ok

La svolta L’ente avrebbe detto sì alle modifiche presentate dal Como: altezza ridotta e arretramento del lato est

Como

Altezza massima ridotta a 19 metri, struttura uniforme, aperture panoramiche e arretramento del lato est (verso il Monumento ai Caduti) di sei metri. I due numeri e le annesse motivazioni, cuore della proposta integrativa presentata dal Como 1907 per il nuovo stadio Sinigaglia, sembrano aver convinto la Soprintendenza che, nel precedente parere sul cosiddetto “Docfap” (Documento di fattibilità delle alternative progettuali) aveva messo nero su bianco una serie di paletti.

Il parere che, secondo i rumors, dovrebbe già essere stato inviato a Palazzo Cernezzi nell’ambito della Conferenza di servizi (il termine ultimo è sabato 2 agosto), avrebbe sostanzialmente accolto le integrazioni presentate dalla società sportiva. Una sorta di “mediazione” rispetto alle richieste iniziali dell’Ente di tutela del paesaggio che, tra le altre cose, auspicava un’altezza massima contenuta in 16 metri e un arretramento del lato est di 15 metri.

Passaggio cruciale

I pareri di tutti gli Enti coinvolti devono essere depositati entro sabato, ma ovviamente quello che suscita maggiore interesse è proprio quello della Soprintendenza in quanto dirimente sulla prosecuzione o meno della strada avviata per arrivare a realizzare un nuovo stadio che, secondo l’ultima proposta del Como 1907, avrà una capienza ridotta a circa 14mila spettatori.

Se le indiscrezioni di “semaforo verde” acceso saranno confermate dai documenti effettivamente depositati, questo non significa che la pratica burocratica (almeno in questa prima fase) sia chiusa poiché l’ok della Soprintendenza porterà la società sportiva a dover inevitabilmente rivedere anche il piano economico-finanziario.

Tornando al documento integrativo oggetto di analisi, la società sportiva aveva chiarito come il rispetto integrale delle prescrizioni imposte, in particolare su altezze e arretramento, avrebbe determinato una «incompatibilità strutturale e funzionale con alcuni requisiti tecnici e regolamentari obbligatori per impianti destinati ad accogliere competizioni sportive professionistiche».

E proprio sulle spiegazioni tecniche si era concentrato il documento sottoposto a tutti gli Enti e, in primis, proprio alla Soprintendenza andando ad inserirsi in quello spazio lasciato dall’Ente di tutela che aveva «lasciato aperta la possibilità “di individuare e valutare eventuali modifiche dimensionali che si rendano necessarie a fronte di ulteriori approfondimenti di progetto”, qualora si dimostrino funzionali al raggiungimento degli standard sportivi e tecnici, inclusi varchi visivi, redistribuzioni funzionali e recupero della capienza prevista».

Le modifiche al progetto

Ecco quindi la nuova proposta dello studio Populous, con un’altezza di 19 metri, tre in più di quelli chiesti dalla Soprintendenza e tre in meno del progetto originario. Un numero dettato dalla necessità di “inglobare” nella copertura le torri faro andando a evitare interferenze con l’aeroporto internazionale dell’Aero Club e a risolvere il tema dell’inquinamento luminoso. E ancora lato est arretrato di sei metri dal marciapiede (anziché i 15 richiesti) mantenendo la visuale sul Monumento ai Caduti e il sedime dell’impianto verso nord (viale Puecher, dove non c’erano limitazioni) ampliato con una riqualificazione del viale alberato. Infine copertura uniforme e simmetrica su tutto lo stadio con visuali trasparenti in due punti per garantire gli scorci sul lago.

Una “mediazione”, come detto, che si porta dietro una riduzione parziale dei volumi delle aree extra sportive (per ora non dettagliate) e la perdita di mille posti.

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