Stretta del Comune. «Ma così i volontari senza più contributi»

L’allarme Timore per gli effetti del nuovo regolamento. Villani (Csv): «Le associazioni escluse quasi totalmente»

Como

Il nuovo regolamento contributi del Comune «esclude la quasi totalità delle associazioni». Martino Villani, direttore del Csv Insubria, il centro di servizio per il volontariato di Como e Varese, interviene sul nuovo regolamento approvato da Palazzo Cernezzi e presentato mercoledì sera ad una dozzina di società sportive. Alcune di queste realtà, soprattutto le più piccole e meno strutturate, hanno già criticato diversi punti del testo. Dal canto suo Villani sottolinea con ancora maggiore chiarezza ciò che a suo dire non va, in particolare i più rigidi requisiti chiesti per accedere ai fondi comunali. E domanda modifiche e correzioni.

«Il documento, per quanto ampiamente condivisibile nelle sue finalità di garantire trasparenza e corretto utilizzo delle risorse pubbliche – spiega il direttore del Csv - introduce un vincolo che rischia di produrre un effetto non previsto: la possibilità di presentare richiesta di contributo è, infatti, riservata esclusivamente alle associazioni riconosciute dotate di personalità giuridica. Come noto nel territorio comunale, così come in generale a livello nazionale, la grande maggioranza delle associazioni di volontariato, culturali e sociali opera in forma non riconosciuta. Queste realtà, pur pienamente iscritte ai registri del terzo settore o regolarmente costituite secondo le norme del codice civile, non hanno personalità giuridica poiché il riconoscimento comporta adempimenti burocratici e patrimoniali spesso insostenibili per enti di piccole dimensioni».

Richiesta di adeguamento

La conseguenza? Secondo il direttore di Csv Insubria il rischio è «escludere la quasi totalità delle associazioni attive nel tessuto civico e solidale comasco dalla possibilità di accedere al contributo».

Il nuovo regolamento comunale, attenzione, si rivolge a tutte le realtà del terzo settore non profit che vogliano ricevere contributi. Sport, cultura, formazione, le nuove norme interessano tanti diversi settori. Secondo Villani sarebbe sufficiente chiedere alle associazioni di presentare atti formali, codice fiscale, conto corrente, bilancio e iscrizione al registro nazionale, senza una forma giuridica altrimenti complicata e costosa da ottenere. «Si propone di valutare un adeguamento del regolamento che consenta anche alle associazioni non riconosciute, ma regolarmente costituite e trasparenti – spiega ancora Villani - di accedere ai contributi comunali. Anche la richiesta di avere sede legale nel comune di Como, da almeno tre anni, rischia di escludere realtà significative».

La lettera

L’intenzione del Comune però è garantire trasparenza e correttezza, senza più elargire contributi «a pioggia», così è stato spiegato nella riunione di mercoledì sera alle associazioni sportive. Csv Insubria di contro ha inviato una lettera al sindaco Alessandro Rapinese e alla vice Nicoletta Roperto «confidando nella sensibilità dell’amministrazione» nella speranza «di approfondimenti» e «proposte di revisione» del regolamento oggetto della discussione. Il documento è però già stato discusso, votato e approvato dal consiglio comunale e nelle prossime settimane, stando alle tradizionali tempistiche, associazioni e squadre attendono la pubblicazione dei primi bandi.

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