Sul tetto a 15 metri senza protezioni: «Facciamo più controlli»

Zona Como Sole Operai in piedi e senza cinture cambiano la copertura del condominio. L’Ispettorato del lavoro: «Stiamo riscontrando tantissimi casi simili. Le regole non vengono rispettate»

Due fotografie scattate in zona Como Sole testimoniano, meglio di tante parole, la piaga degli infortuni nei cantieri edili. Sul tetto spiovente di un condominio, a una quindicina di metri dal suolo, tre operai passeggiano senza alcuna tipo di protezione: né caschi, né cinture di sicurezza. Una scena che, per chi l’ha vista di persona, ha fatto impressione, tanto era il rischio al quale i tre uomini impegnati nei lavori si sono esposti.

In più occasioni, stando alla testimonianza di chi ha scattato le fotografie, almeno uno degli operai si è piazzato sul cornicione esterno, a pochi centimetri dal vuoto, durante i lavori di posa delle lastre di copertura del tetto. In altre foto lo si vede accovacciato, con la schiena rivolta verso l’esterno e, dunque, il precipizio.

Di più: le lunghe lastre che sono andate a sostituire le tegole sono state issate a mano con uno degli operai sul tetto a tirarle verso di sé e un altro, posizionato su una impalcatura, con protezioni minime, lo alzava a mano.

Immagini che il direttore dell’Ispettorato del lavoro di Como, Alberto Gardina, commenta così: «Purtroppo - sono le sue parole - stiamo riscontrando tantissimi problemi nell’ambito di lavori sui tetti. Soprattutto nella zona di Turate e Rovellasca, a seguito dei danni da grandine del luglio scorso. Nonostante l’intervento congiunto fatto dagli ispettori con i carabinieri e pure con l’ausilio degli elicotteri, anche l’altro giorno c’è stato l’ennesimo infortunio, ovvero un operaio caduto dall’alto».

Ma scene come quelle della zona di Turate si vedono un po’ ovunque, anche in città. «C’è una deresponsabilizzazione, un’assenza totale di responsabilità - prosegue il direttore Gardina - ed è data da problemi di disorganizzazione che coinvolgono soprattutto le piccole imprese. Non è un caso che nell ditte di un certo peso gli infortuni sono meno, perché in quelle realtà vengono adottati modelli organizzativi più attenti alla sicurezza». Ma c’è anche una corresponsabilità dei lavoratori: «Esiste un’eccessiva confidenza al lavoro, si ritiene che il pericolo non esista mai e così si verificano gli infortuni». Tutto ciò favorito dal «fenomeno delle imprese micro, che dà vita a un’improvvisazione totale». In ogni caso, conclude il direttore dell’Ispettorato del lavoro, «i controlli saranno intensificati, proprio con particolare riguardo per le cadute dall’alto».

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