Tassa rifiuti, via libera alle nuove tariffe
Ecco quanto si pagherà quest’anno

Sconti solo per le attività commerciali penalizzate dal Covid. Prima rata a ottobre. Sarà il Comune a inviare i bollettini a casa. Il consiglio congela gli aumenti per le case vacanza

Il consiglio comunale ha dato il via libera alle tariffe per la tassa rifiuti per le famiglie e per le utenze non domestiche.

Ma cosa cambierà nelle tasche dei comaschi? Per quanto riguarda le famiglie le tariffe sono invariate rispetto all’anno scorso come lo stesso è il sistema di calcolo che prevede una parte fissa (calcolata in base ai metri quadri dell’abitazione) e una variabile in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Per fare un esempio per un appartamento di 100 metri quadrati si va da 115 euro per una persona sola a 242 euro l’anno per quattro persone.

Cosa cambia

Situazione diversa, invece, per le attività per le quali sono state previste riduzioni comprese tra lo zero e l’80% (sulla parte variabile della tariffa) a seconda delle penalizzazioni subite a causa dell’emergenza sanitaria. In pratica si va da situazioni (ad esempio i supermercati e i negozi di alimentari) con la quota identica a quella dello scorso anno a scuole, discoteche, cinema, stabilimenti balneari che si vedranno tagliare l’ammontare della Tari in modo consistente. Complessivamente gli sconti, sui 6,5 milioni di euro della tassa rifiuti per le utenze non domestiche, pesano per un milione di euro (inclusa una quota relativa agli studi professionali).

Il consiglio comunale ha anche approvato alcune modifiche, in particolare per le case vacanza. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Fabio Aleotti ha chiesto e ottenuto attraverso il voto dell’aula che la categoria non fosse oggetto di una revisione delle tariffe (attualmente paga come utenza domestica) per non vanificare gli sconti. Le case vacanze, secondo la giunta, avrebbero dovuto essere comprese nella categoria in cui figurano gli alberghi senza ristorante. Per quest’anno, invece, resta tutto come in passato con l’aggiunta dello sconto del 50%. «In commissione - spiega Aleotti - ho fortemente contestato ritenendo quantomeno inopportuno questo cambiamento di classificazione, infatti prima le case vacanza erano soggette alla tariffa utenze domestiche con capienza il numero di posti letto da effettuare contemporaneamente allo sconto per andare incontro alle attività economiche. La nuova classificazione avrebbe portato ad aumenti anche dell’ordine del 30% come se l’amministrazione con una mano desse l’agevolazione con lo sconto e con l’altra la riprendesse con l’aumento tariffario». E ha fatto anche un esempio: «Una casa vacanza di 100 mq con 4 posti letto, avrebbe pagato con la tariffa non scontata 2019, vale a dire circa 242 euro, mentre con la tariffa 2020, scontata del 50%, avrebbe pagato 280 euro».

Le scadenze

Per quanto riguarda i pagamenti sarà il Comune ad inviare a casa una busta con all’interno l’ammontare esatto delle due rate. La prima, dopo lo slittamento, andrà versata entro il 16 ottobre mentre il saldo entro il 16 dicembre. Non è più prevista, invece, la possibilità di pagare la Tari in un’unica rata come avveniva in passato.n 
G. Ron.

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