Tavolini in piazza per tutta l’estate: arriva la proroga

Bar e ristoranti Autorizzazioni: ok fino al 30 settembre - Confcommercio: «Ben venga, ma senza esagerare»

Prorogate le concessioni per tavolini e dehors fino al 30 settembre. L’ultimo decreto per il contrasto agli effetti della crisi ucraina contiene delle misure per l’occupazione del suo pubblico per bar e ristoranti. Nel dettaglio le autorizzazione già concesse, se regolarmente pagate, vengono prorogate per tutta l’estate fino a fine settembre.

Dal primo luglio, inoltre, vengono confermate le procedure semplificate per le domande di nuove concessioni o di ampliamento, da presentarsi per via telematica. Inoltre per tavoli e dehors fino al 30 settembre in piazze, strade e vie d’interesse storico artistico decade la necessità del parere della soprintendenza o dei beni culturali.

La proroga, approvata con un emendamento della Lega, intende rispondere alle esigenze degli imprenditori che faticano ancora a rialzarsi dall’emergenza sanitaria Covid. Per le nuove concessioni o gli ampliamenti occorre allegare la sola planimetria in deroga sullo sportello unico delle attività produttive.

«Ben venga questa proroga – commenta Giovanni Ciceri , presidente di ConfCommercio Como – una possibilità che, pur pagando, va gestita al meglio. A mio parere l’occupazione del suolo all’esterno con la bella stagione va riscoperta e va fatta con intelligenza e saggezza. Altrove abbiamo visto una presa degli spazi eccessiva, che può dare fastidio ai residenti come ai turisti. Dunque dopo due anni di Covid dobbiamo imparare a regolamentare tavolini e dehors dando la possibilità a tutti di apprezzare piazze e panorami. Al contempo ristoranti e bar possono sfruttare un elemento che offre la possibilità di tornare a respirare».

Un estate promettente

Dunque tavolini e sedie tra marciapiedi e piazze faranno ancora da cornice alla città durante l’estate.

I prossimi mesi, per il settore dell’accoglienza, del resto sono chiave. «Si preannuncia almeno per Como una stagione estiva davvero promettente – dice ancora Ciceri – sperando che misure come queste possano agevolare chi lavora e sperando che la città di Como come capoluogo sappia fare da traino al resto della provincia». Anche Claudio Casartelli per Confesercenti plaude la proroga anche in mancanza di esenzioni.

Meno convinte le reazioni da Palazzo Cernezzi.

La posizione del Comune

«È una novità che non potrà che essere accolta – commenta l’assessore al commercio Marco Butti – è un diritto che diventa automatico e si estende fino al 30 settembre. In alcune zone vincolate decade anche la necessità di ricevere il parere della Soprintendenza. Però sia chiaro la nuova norma non prevede esenzioni, bisogna pagare l’occupazione suolo». Il primo giudizio pare scettico. «Per il rispetto delle regole faremo di sicuro dei controlli – dice ancora Butti - quanto alla norma ritengo che sia arrivata tardi e che sia stata comunicata male, come se fosse un suppellettile».

Anche dagli uffici comunali non si aspettano un incremento delle richieste di occupazione suolo da parte di bar e ristoranti in vista dell’estate. La nuova norma agevola le concessioni già in essere che hanno già occupato l’occupabile, soprattutto nel centro storico. Ma secondo la dirigente del settore Maria Antonietta Marciano non dovrebbero crescere a dismisura le domande presentate dagli esercenti.
S. Bac.

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