Taxi, via libera al regolamento bis: «Adesso l’obiettivo è più licenze»

Comune Ieri in giunta il testo modificato dopo i rilievi dell’Autorità nazionale, ora va in consiglio. Il servizio sarà su turni e tra i requisiti la conoscenza dell’inglese. Il sindaco: «Siamo soddisfatti»

La giunta ha approvato ieri il nuovo regolamento del servizio taxi (e non solo). Si tratta di un bis dopo il via libera del luglio scorso, a cui erano però seguiti i rilievi l’Autorità di Regolamentazione dei Trasporti (Art).

A quel punto l’amministrazione comunale ha rivisto il regolamento introducendo le prescrizioni che, tra le altre cose, comprendono secondo l’ente tecnico che ha sede a Torino la necessità che i tassisti possano essere contattati «anche via smartphone, senza intermediazioni o associazioni esclusive» e la consegna dell’inglese «almeno a un livello base, anche alla luce della vocazione turistica del lago».

Ieri, come detto, il varo del nuovo testo che prevede l’organizzazione del servizio su turni (deve sempre essere garantito un numero minimo di vetture e ogni mezzo ha un orario minimo definito), ma anche il fatto che Comune potrà negare le ferie qualora ci fossero troppi lavoratori le richiedessero contemporaneamente. C’è, inoltre, la possibilità di chiedere “la seconda guida” («i titolari di licenza taxi possono essere sostituiti alla guida nell’ambito orario del turno integrativo o nell’orario del turno assegnato, da chiunque abbia i requisiti previsti») e si parla della collaborazione familiare.

E ancora si apre all’acquisizione delle corse con tutti i canali disponibili, App comprese, e al taxi sharing, quindi all’utilizzo da parte di clientela condivisa. Per quanto riguarda le tariffe si parla anche di quelle fisse per determinati percorsi, oltre a sconti e supplementi. Tra le qualità che devono avere i tassisti, c’è anche la conoscenza del Pronto soccorso, oltre appunto all’inglese.

Il sindaco Alessandro Rapinese commenta dicendo: «Siamo certi che inizia una fase in cui tutti avremo da guadagnare, i tassisti che avranno regole chiare, gli utenti che avranno un servizio garantito e migliore e il Comune che potrà garantire massima soddisfazione a entrambi. È stato un percorso più lungo del previsto ma siamo completamente soddisfatti. L’importante è la qualità finale». Sono infatti previsti standard di servizio, modalità di esposizione prezzi e di reclamo oltre alle possibilità per Palazzo Cernezzi di monitorare e controllare l’operato dei lavoratori, sempre ovviamente finalizzato alla qualità delle prestazioni offerte.

Quando si parla di taxi, a Como, si arriva inevitabilmente alla questione delle licenze e lo scopo dell’amministrazione resta quello di ampliarle. A riguardo il primo cittadino ribadisce: «Ho sempre dichiarato che l’obiettivo era aumentare il numero di licenze e, normalmente, gli obiettivi che mi pongo li raggiungo». In conclusione Rapinese sottolinea, in merito ai rilievi di Art: «Mi preme far notare ai consiglieri comunali che si sono permessi commenti sprezzanti pur non conoscendo la materia pensando di denigrare la giunta che il testo approvato era stato condiviso con tutte le categorie ed era più che adeguato. L’autorità, alla quale ci siamo volontariamente sottoposti, ha voluto dare ulteriori consigli che noi abbiamo immediatamente voluto recepire e questo regolamento è il risultato di ulteriori confronti con le categorie e l’autorità stessa».

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