Tennis, boom dei tesserati: «Merito dell’effetto Sinner»

Fenomeni Gli iscritti alla Federazione in un anno passati da 5300 a 6600. Schmidinger: «Jannik qui è noto da tempo perché scoperto da un comasco»

«Effetto Sinner? Sì, si sente, anche se noi a Como abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo già da un po’ di tempo sia grazie al fatto che a scoprire questo talento è stato il nostro coach Riccardo Piatti, sia perché giovanissimo venne a giocare al Challenger del Tennis Como. I numeri però dicono che il tennis da un anno a questa parte è cresciuto ulteriormente e ormai è il secondo sport della nazione dietro al calcio».

Crescita continua

Walter Schmidinger è consigliere regionale della Federtennis ed è delegato sulla provincia di Como. Conosce bene, insomma, i numeri del movimento delle racchette in città e sul Lario, uno sport che in appena 12 mesi – dal 2022 al 2023 – è passato da 30 circoli a 37, e da 5.345 tesserati a 6.599. Un balzo in avanti impressionante, che oltretutto arriva dopo anni di crescita continua.

«Il primo boom arrivò grazie alle donne – prosegue Schmidinger – con le vittorie di Francesca Schiavone, di Flavia Pennetta, di Roberta Vinci e con i titoli della Fed Cup». Stiamo parlando di quella che può essere considerata la Coppa Davis al femminile, oggi Billie Jean King Cup (dove l’Italia ha appena giocato di nuovo una finale perdendola contro il Canada), evento che le azzurre vinsero quattro volte nel 2006, 2009, 2010 e 2013 arrivando in finale anche nel 2007.

Una mano la diede poi – sembra un paradosso – anche il Covid, perché il tennis, in quei mesi da incubo, fu decretato da più studi (tra cui uno del Politecnico di Torino) come lo sport più sicuro da praticare sotto pandemia. Le scuole tennis del Comasco si riempirono sempre più iniziando un trend di crescita che è stato confermato in questi anni, con i posti tutti esauriti e con l’impulso ulteriore portato prima da Matteo Berrettini, poi da Jannik Sinner che è la punta di diamante di un movimento che può contare anche su Lorenzo Musetti (numero 27 al mondo, Sinner è il numero 4), Matteo Arnaldi (44) e Lorenzo Sonego (47). Italia, dunque, che in questi pochi anni è diventata una potenza del tennis, «frutto anche della programmazione e della gestione attenta della Federtennis», precisa Riccardo Schmidinger.

Palazzetti pieni

Il risultati si vedono non solo sul campo, ma anche sugli spalti con i palazzetti sempre pieni e – l’abbiamo visto proprio in questi giorni con Sinner – con la programmazione televisiva che apre a questo sport in prima serata con ascolti record.

Record che si vedono anche sui campi della provincia di Como. Dell’incredibile balzo in avanti di circoli e tesserati, in un solo anno, ne abbiamo parlato sopra («non bisogna dimenticare anche l’apporto dato dal padel», aggiunge il delegato comasco della Fit), con i 6.599 tesserati che comprendono 1.074 atleti agonisti (che fanno gare, gli altri sono o i giocatori di circolo o i bambini delle scuole tennis) e anche 2.164 studenti intercettati dai circoli comaschi con il progetto “racchette in classe” che si prefigge proprio l’obiettivo di portare il tennis tra i banchi di scuola.

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