Tenta di far saltare Postamat: catturato dentro il Politeama

Via Gallio Ha utilizzato una bombola di gas e una lancia termica. All’origine ci sarebbe stato il rifiuto di rilasciare una carta di credito

Ha cercato di far saltare in aria il Postamat collocato all’inizio di via Bossi, appena svoltato l’angolo di via Gallio dove si trova il palazzo della Posta Centrale.

Per farlo ha utilizzato una bombola di gas – poi trovata sul posto e posta sotto sequestro – e pure una lancia termica per indirizzare il getto nel punto voluto. Intento non riuscito grazie all’intervento di un cittadino che ha allertato appena in tempo le volanti che sono intervenute nel punto indicato dando il via ad una rapida indagine che si è conclusa con l’arresto del sospettato che è stato trovato all’interno dell’area dismessa dell’ex Politeama.

Arrestato

In manette – in attesa di capire quali saranno le decisioni della procura di Como, informata sui fatti accaduti nella notte tra giovedì e venerdì – è finito un cittadino albanese di 40 anni che è stato condotto negli uffici di viale Roosevelt. I segni dell’accaduto ieri mattina erano ancora ben evidenti in via Bossi, con il Postamat preso di mira che mostrava le bruciature del tentativo di incendio e anche di scardinamento utilizzando una sbarra in ferro che – al pari degli altri oggetti recuperati – è stata posta sotto sequestro.

Nel palazzo delle Poste è arrivata anche la polizia scientifica che ha effettuato i rilievi. Da quanto è stato possibile appurare, pare che il cittadino albanese già da giorni si aggirasse tra la via Gallio e la Questura creando più di un problema. All’origine di tutto, ci sarebbe stata la richiesta non esaudita di ottenere il rilascio proprio di una carta PostePay.

Il gesto, dunque, potrebbe avere una doppia valenza, sia quello di un tentativo di scardinare l’apparecchio per ottenere dei soldi, sia quello di “vendicare” lo sgarbo subito.

La ricerca

Ad avvisare le volanti è stato un cittadino, che avrebbe poi indicato anche la via di fuga. La ricerca si è dunque spostata dal palazzo della Posta Centrale fino al vicino Politeama al cui interno, come effettivamente era stato indicato, è stato trovato nascosto l’uomo sospettato.

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