Tenta di strappare la collana a una turista. Scappa e poi ritorna: arrestato in centro

Il fatto Aggredisce una ragazza francese nel tentativo di derubarla ma viene messo in fuga. Poco dopo ricompare e se la prende con i clienti del locale. In manette un tunisino di 40 anni

Un tunisino di 40 anni, Nayer Jendoubi, in Italia senza fissa dimora, è stato arrestato ieri dai carabinieri di Como in quanto protagonista del tentato furto con strappo di una collana che era al collo di una giovane turista francese in città con un amico. Un fatto avvenuto in centro, in via Lambertenghi, alle 14.

Il colpo non è andato in porto grazie all’intervento di altri due turisti francesi che erano seduti a mangiare al ristorante “Pronobis”. Notata la scena, hanno inseguito e bloccato il tunisino mentre la vittima è stata soccorsa dai presenti. Era in stato di choc, con evidenti segni al collo dovuti al tentativo di strappo della collana, ed è stata rifocillata e tranquillizzata dal titolare del “Pronobis” che ieri pomeriggio l’ha poi accompagnata (con il ragazzo che era con lei) dai carabinieri per raccontare l’accaduto.

Un urlo e la fuga

I militari nel frattempo erano intervenuti arrestando il sospettato. Particolare curioso e anche decisivo per incastrare il quarantenne tunisino: al momento del tentativo di furto, la vittima e l’amico, entrambi come detto francesi, si stavano filmando con una telecamera e il colpo (compreso il viso del responsabile) è stato immortalato in diretta.

«Io non ho visto l’accaduto perché ero nel locale – ha poi raccontato nel pomeriggio il titolare del “Pronobis”, Carlo Mossi – Ho però sentito un urlo e all’improvviso ho visto due clienti che erano al tavolo catapultarsi per bloccare una persona. Non ho capito subito cosa stesse avvenendo, sono uscito e ho diviso le persone. L’aggressore si è allontanato, abbiamo chiamato i carabinieri e abbiamo poi pensato alla ragazza, che piangeva spaventata ed era sotto choc».

La giovane era infatti molto scossa: «Aveva dei segni evidenti al collo, lasciati dal tentativo di strapparle la collana – prosegue il titolare del ristorante – Il video che stavano girando l’abbiamo mostrato anche ai carabinieri». Poi, però, è accaduto l’impensabile: «Quell’uomo è tornato indietro e ha iniziato a litigare non più con la ragazza e il ragazzo francesi, bensì con gli altri due turisti, sempre francesi, che erano intervenuti per sventare il colpo». I carabinieri, dopo aver ricostruito l’accaduto, hanno così arrestato il quarantenne tunisino portandolo in caserma in attesa del processo con il rito direttissimo che dovrebbe tenersi oggi. La ragazza vittima del colpo e il suo amico erano in città per trascorrere un solo giorno sul Lago di Como, stando invece di base a Milano.

Oggi il processo

«Le abbiamo dato un bicchiere d’acqua – conclude Carlo Mossi – Poi del ghiaccio da mettere sul segno che aveva al collo. Erano appena arrivati in città. Poi nel pomeriggio li ho accompagnati in caserma dai carabinieri» dove hanno potuto mettere nero su bianco la loro esperienza – non certo da ricordare – nella città di Volta.

Intanto, come detto, la segnalazione dell’accaduto è stata girata al pubblico ministero di turno in procura, la dottoressa Antonia Pavan, che ha aperto un fascicolo sulla vicenda di via Lambertenghi. Il processo dovrebbe tenersi già oggi.

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