Cronaca / Como città
Giovedì 11 Dicembre 2025
Test di Medicina, ma è ancora un flop l’esame di Fisica: «Impossibile». E c’è chi abbandona il corso di laurea
Insubria Al primo esame promossi solo 55 su 573. Ieri 404 ci hanno riprovato Ancora pessimismo all’uscita. I posti sono 220, più altri 20 in Odontoiatria
Como
Test d’ingresso a medicina: all’università dell’Insubria per ora hanno le carte in regola per proseguire gli studi soltanto 55 studenti, a fronte di 220 posti (più 20 in odontoiatria). Dal secondo appello, a cui ieri si sono presentati 404 studenti, molti sono usciti sfiduciati.
A cosa serve
Il rischio concreto ora, all’Insubria e in tutta Italia, è avere più banchi a disposizione rispetto alle matricole promosse ai primi esami filtro. In tutto a settembre gli iscritti a medicina all’ateneo metà comasco e metà varesino erano 573. Al primo appello per affrontare i test di chimica, biologia e fisica si sono candidati in 478, salvo presentarsi in 465. Di questi solo 66 sono stati promossi in fisica, l’esame più complicato e solo 55 alla fine hanno accettato il voto, nella maggior parte dei casi piuttosto basso. Poco meglio i risultati in chimica e biologia, rispettivamente 116 e 170 i promossi. Per continuare a studiare da gennaio serve essere promossi in tutti e tre gli esami e possibilmente con buoni voti, per rientrare in una graduatoria a livello nazionale, dopo aver indicato fino a dieci atenei come opzioni alternative. Tutti gli altri studenti devono orientarsi verso altre facoltà, con una corsia preferenziale in alcune lauree affini, oppure attendere il prossimo anno e ritentare.
La situazione
L’ateneo per aiutare i bocciati ha prorogato i termini per le immatricolazioni agli altri corsi ad accesso libero fino al 13 marzo. Si tratta di materie comunque molto diverse e verso cui ci si avvia quando ormai l’anno accademico è iniziato da parecchi mesi.
Visti i risultati del semestre filtro però non è impossibile, paradossalmente, che restino dei posti nel corso in medicina non assegnati, alla luce delle tante bocciature. Concluso il secondo appello in programma ieri infatti molti studenti si sono detti sconfortati, sicuri di non aver passato uno o più esami. C’erano 45 minuti di tempo per ogni test a domande brevi. Aule e corridoi a Varese sono stati posti sotto stretta vigilanza per prevenire le polemiche che si sono sollevate al primo appello, anche altrove. Tanti i casi segnalati di candidati che avrebbero copiato e anche ieri si è parlato di soluzioni pubblicate su chat di Whatsapp. I risultati usciranno il 23 dicembre e la graduatoria nazionale sarà stilata il 12 gennaio.
«No, niente da fare, è andata male anche questa volta – spiega Gennaro Falanga, aspirante matricola dell’università dell’Insubria – Forse un filino meglio chimica, ma fisica era ancora difficilissima. Faccio già l’igienista dentale, sono già un professionista laureato, ma ho provato questo nuovo semestre filtro convinto di poter conquistare una seconda laurea. Obiettivamente però corsi ed esami sono stati pensati male, anche se l’ateneo ce l’ha messa tutta a fare in fretta lezioni e approfondimenti. Ma in poche settimane bisognava prepararsi su programmi troppo vasti».
«Fisica era ancora molto difficile, non credo di avercela fatta – dice un’altra studentessa, Vanessa Frigerio – Chimica e biologia meglio, ma passare due materie non basta». Anche secondo diversi docenti i programmi di studi su cui prepararsi erano molto vasti. «Io visto quanto è andato male lo scorso esame – racconta Leonardo Ponzini, studente comasco – ho deciso di mollare e cambiare subito corso. Non sarei arrivato a ieri abbastanza pronto, non ho proprio fatto il secondo appello. Mi sono iscritto subito a biotecnologie, senza più perdere tempo».
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