Traffico, il prefetto: così non va
Nuova convocazione di tutti gli enti

Ennesimo pasticcio ieri in via Piave a causa di un cantiere che avrebbe dovuto chiudere entro le 6 - «Ho chiesto agli enti più dialogo, appello non raccolto». Artigiani e trasportatori furiosi: «Cattiva programmazione»

Ieri mattina l’ennesimo cantiere ha paralizzato mezza città. In via Piave, prima dell’Esselunga, una ditta che avrebbe dovuto completare tassativamente entro le 6 del mattino un intervento che prevedeva fresatura e riasfaltatura di un breve tratto del manto stradale, ha sforato oltre il consentito, finendo per innescare il solito caos, con ingorghi inestricabili lungo via Rienza verso Camnago Volta, in via Briatena e Dottesio, e naturalmente verso Lora, lungo la statale per Lecco.

Una pattuglia della polizia locale è intervenuta verso le 8, multando l’impresa, imponendole la sospensioni dei lavori e cercando di riaprire la strada, anche se per riassorbire le code è servita un’altra ora circa.

Il traffico a Como sta diventando comunque una questione di ordine pubblico, tanto che la prefettura intende infatti richiamare tutti gli enti interessati. «Il coordinamento in materia di viabilità e cantieri è in capo direttamente alle amministrazioni e agli enti che autorizzano i lavori – spiega il prefetto di Como Andrea Polichetti –, occorre che tutti i soggetti interessati dialoghino per evitare di inaugurare nello stesso momento e nella stessa area altri cantieri. Mi riferisco per esempio al Comune, come ad Autostrade o ad Anas. È loro la responsabilità. Ho già fatto presente a questi enti che è necessario un coordinamento e una comunicazione. Ma il mio appello con ogni evidenza non è stato raccolto, altrimenti il traffico non sarebbe in queste condizioni». Dunque per la settimana prossima la Prefettura ha convocato una nuova riunione con le Autostrade, l’Anas, la Provincia, il Comune capoluogo e i Comuni della cintura urbana. «Avrò modo di insistere con tutti gli enti interessati – rimarca i prefetto - sulla necessità di un coordinamento e sul principio di corresponsabilità».

Poi però succede lo stesso che Autostrade rifà la galleria di Monte Olimpino e il Comune rimanda la riqualificazione della rete idrica in via Borgovico con la conseguenze rottura delle tubazioni. «Il criterio della priorità deve essere osservato in autostrada per ragioni di sicurezza nelle gallerie, ma vale anche per la manutenzione della rete idrica cittadina – ragiona sempre il prefetto - ma se a distanza di settimane, non dico di mesi, non si concorda una valutazione circa l’impossibilità di fare in contemporanea i due lavori non si fa un buon servizio».

Per i rappresentanti degli autotrasportatori, da Giorgio Colato per Como e Lecco a Roberto Galli per la Confartigianato comasca, «siamo vittime della cattiva programmazione e serve più dialogo». La città soprattutto da settembre è sotto scacco e le categorie chiedono di avere voce in capitolo. Perfino i mezzi di pronto soccorso, assicura ad esempio la Croce Azzurra, di recente faticano a districarsi nel traffico. «Soprattutto in via Napoleona e in tangenziale – dice il presidente dell’associazione Francesco Cattaneo – dove mancano le corsie d’emergenza. Ma in generale di recente la viabilità molto critica anche per i soccorritori».

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