
(Foto di archivio)
L’operazione Fermati dalla polizia dopo un tentativo di furto ai danni di un turista olandese - Davanti al giudice hanno negato: «A Como per una gita». Ma gli agenti li avevano pedinati
Mentre era in atto una serie di borseggi (tentati) in pieno centro, tra il Lungolago, piazza Cavour e il Duomo, gli agenti della squadra Mobile stavano monitorando tutto. Tra i colpi in questione anche il tentativo di furto ad una anziana con le stampelle, turista che era in gruppo e che stava attraversando il passaggio pedonale che da piazza Cavour porta alla biglietteria della Navigazione. I malviventi agivano in tre, due con il ruolo del “palo”, osservando gli spostamenti e l’arrivo di eventuali forze dell’ordine, il terzo con quello operativo che consisteva nel mettere le mani nelle borse e negli zaini dei turisti.
I poliziotti, in borghese, hanno quindi deciso di seguire i tre sospettati nelle loro scorribande lungo tutto il Lungolago, per poi spostarsi in piazza Duomo. E’ stato qui che i malviventi sono stati visti prendere di mira lo zaino che un turista olandese – in vacanza a Como con la famiglia – aveva appena appoggiato a terra, seduto ad un bar. Uno dei tre si è avvicinato, cercando di strappare la borsa venendo però bloccato dallo stesso turista. Intuita la malaparata, i tre si sono allontanati in direzione della stazione di Como San Giovanni senza sapere, come già era avvenuto qualche giorno fa con l’arresto di altri cinque borseggiatori e ladri del centro storico, che alle loro spalle c’erano già gli agenti della Mobile. Poliziotti che infatti sono intervenuti identificando e arrestando i sospettati, il tutto mentre – in contemporanea – il turista olandese stava già sporgendo denuncia per quanto accaduto.
A finire in manette, processati ieri mattina in Tribunale a Como assistiti dall’avvocato Christian Galantucci, sono stati Khalid Fassl, marocchino di 22 anni senza fissa dimora e noto con una lunga serie di altri alias (almeno sette quelli conosciuti), che nell’azione della banda di borseggiatori sarebbe stato quello con il ruolo più operativo, Hamaz Gar (24 anni, algerino) e Mahmoud Busanum, altro algerino di 30 anni, anche questi ultimi due senza fissa dimora. In aula, ieri mattina, hanno cercato di sminuire il loro ruolo, dicendo di essere giunti a Como solo per turismo, «per vedere il lago e fare un giro in battello», quando in realtà gli agenti – come detto – ne avrebbero a lungo controllato gli spostamenti, a partire dalle ore 14 di martedì, verificando almeno sei tentativi di borseggio ai danni di turisti e anziani, nessuno per fortuna andato a segno.
Il giudice ha convalidato l’arresto disponendo nello stesso tempo il divieto di dimora in provincia di Como in attesa dell’udienza fissata per l’anno prossimo.
Il modo di agire, come detto, era stato studiato. Fassl individuava la vittima, la avvicinava e con in gesto veloce infilava la mano della borsa sperando di “pescare” qualcosa, il tutto mentre i complici gli facevano da “palo”, verificando l’eventuale presenza di forze dell’ordine. Uno scrupolo, quello della banda di borseggiatori, che tuttavia non è servito ad evitare l’arresto, l’ennesimo compiuto in queste ore in centro da parte della polizia contro chi cerca di rubare dalle auto oppure dalle borse di turisti e cittadini. In appena dieci giorni sono già nove i malviventi finiti in manette nell’ambito di servizi analoghi di controllo del territorio.
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