Treni, un mese nero. In orario solo un convoglio su tre sulla linea comasca

Trasporti Riprende il dialogo tra pendolari e Regione. Nei piani si cita il problema dei passaggi a livello

Treni, ottobre nero. Ora la Regione “apre” nuovamente ai rappresentanti dei pendolari e ai comitati. Tra Como e Milano le corse che passate dalla stazione di San Giovanni che hanno viaggiato in orario lo scorso mese sono state solo il 29,8%. Il 7,3% dei treni è stato soppresso o cancellato, in ritardo il restante 62,9%, per un totale di 7.842 minuti che in media si traducono in otto minuti a corsa. I collegamenti con Chiasso sono stati ancora più difficoltosi.

Pure sull’altra tratta, quella da Como Lago, i disagi sono stati quasi quotidiani con treni cruciali che sono stati cancellati senza preavviso. Il 7.10 e il 7.50 da Como Borghi, ma anche al ritorno la sera a Milano intorno alle 18. L’ultimo venerdì sera. Due volte per un convoglio fermo la linea è stata interrotta, con i treni costretti a fermarsi a Portichetto e a ripartire a Fino Mornasco. Guasti alle infrastrutture che si sono ripetuti con frequenza, racconta chi viaggia.

«Non si possono imputare al maltempo tutti i disservizi – nota Ettore Maroni, referente del comitato pendolari comaschi – e nemmeno agli scioperi che non sono mancati. C’è un tema preponderante che riguarda i guasti alle infrastrutture. Passaggi a livello rotti, gallerie strette, binari singoli. E poi ci sono i treni nuovi da acquistare per sostituire quelli vecchi che si rompono. Stato e Regione non devono fare lo scaricabarile sulle diverse competenze. Per noi il risultato è lo stesso: restiamo a piedi».

Una delle richieste che i pendolari vorrebbero portare all’attenzione della Regione è un nuovo abbonamento per chi lavora in smart working, una fascia crescente di cittadini. Solo qualche giorno di pendolarismo alla settimana, con una maggiore flessibilità. «Siamo stati convocati in Regione – dice ancora Maroni – e sono stati eletti i rappresentanti dei pendolari per il trasporto pubblico locale. Il nuovo assessorato ai Trasporti dimostra una maggiore volontà di dialogo».

«La Regione ha anche deliberato il programma degli investimenti per gli interventi sulla rete - dice Andrea Mazzucotelli, uno dei rappresentanti dei pendolari – Confermato l’investimento sulla stazione di Como Borghi, con i lavori al nuovo sottopassaggio in partenza. Nei prossimi anni espressa anche la volontà di passare a un sistema di sicurezza e distanziamento che potrebbe permettere a Como di gestire con più velocità i passaggi a livello. Inoltre la Regione vorrebbe raddoppiare i binari tra Borghi e Como Lago, un capitolo che però non è ancora finanziato e progettato».

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