
(Foto di archivio)
Il fatto Identificata dalla polizia una madre russa di 40 anni residente nel Milanese. È accusata di atti osceni e abbandono di minori: la figlia affidata a una vicina di casa
La cosa più triste della giornata di domenica in viale Geno, racconta chi ha assistito alla scena di cui stiamo per parlare, è stata sentire una bambina di appena dieci anni, residente con la madre a Segrate ma in gita in riva al Lago di Como, dire di non voler più tornate a casa con la mamma, «perché lei si comporta male». Il resto di questa storia conclusa con una denuncia per ipotesi di reato lunga una pagina, è altrettanto avvilente.
Una madre russa di 40 anni è stata identificata dalla polizia – e poi segnalata alla procura – per abbandono di minori, atti osceni in luogo pubblico, rifiuto a fornire indicazioni sulla propria identità, ma anche per essere stata trovata sprovvista di documenti e, buon ultimo, anche per ubriachezza molesta, contestazione quest’ultima che è solo amministrativa.
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