Un altro furto nella scuola, rubati 25 computer. I ladri assaltano le aule informatiche con frequenza

Da Vinci Ripamonti Ogni sei mesi l’istituto è preso di mira dai ladri. Svuotato un laboratorio, la preside: «Ogni volta dobbiamo ripartire»

Un altro furto alla Da Vinci Ripamonti, via 25 computer, ogni sei mesi i laboratori informatici della scuola di via Belvedere vengono svuotati dai ladri.

Il laboratorio

Questa volta gli autori del furto si sono infiltrati di notte nell’istituto superiore tecnico e professionale, hanno rotto due vetrate esterne e sono scesi verso la mensa. Sono dunque penetrati in un nuovo spazio informatico costruito con fatica solo pochi anni fa dai docenti e dalla preside grazie a dei finanziamenti ministeriali. Il laboratorio è stato interamente svuotato di tutta la strumentazione, i ladri hanno fatto incetta di computer e schermi. Non si tratta di nuovissimi e costosi portatili, ma di macchine comunque recenti dotati di processori veloci. L’aula era in uso a tutti i corsi e gli indirizzi e ora gli studenti dovranno fare senza, spostandosi sugli altri laboratori informatici.

Non è purtroppo il primo furto ai danni della Da Vinci Ripamonti, anzi gli episodi iniziano ad essere ricorrenti. «Ci hanno preso di mira – commenta Gaetana Filosa, dirigente scolastico – i furti sono tanti e ravvicinati. Non una, ma quattro, cinque volte. All’incirca una volta ogni sei mesi ci ritroviamo punto e a capo, dovendo di nuovo trovare le energie per garantire ai nostri alunni strumenti innovativi e all’avanguardia. Non è facile, è un lavoro faticoso. Fatto di progetti, bandi, risorse da intercettare e che adesso è stato per l’ennesima volta vanificato. Senza pesare sulle famiglie chiedendo i soliti contributi scolastici».

Sul posto al mattino è arrivata la polizia ed anche la scientifica, per effettuare dei rilievi mirati. I docenti sperano che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili del furto. L’ambiente informatico svaligiato dai ladri non era protetto dall’allarme, come invece molti altri laboratori. Spazi dove i malviventi non hanno osato entrare.

«Purtroppo i furti ai danni delle scuole rimangono un problema attuale – ragiona la preside – perché i luoghi pubblici dedicati alla formazione sono poco presidiati e sono molto estesi. Noi con nostre risorse abbiamo installato degli impianti di sicurezza. Ma non possiamo farlo ovunque. O comunque non possiamo fare tutto da soli. Per questo confido nell’aiuto delle istituzioni, Provincia, Prefettura e Comune. Occorre trovare degli strumenti di vigilanza e di deterrenza». Per esempio un sistema di videocamere, un antifurto che copra tutto il polo scolastico, ma anche delle inferriate alle finestre che danno all’esterno.

I precedenti

L’anno scorso dalla “Ripa” erano spariti 50 notebook nuovissimi, i laboratori informatici erano stati sospesi. A inizio anno i ladri si erano intrufolati anche nella sede distaccata di via Magenta, rubando otto computer acquistati per la didattica a distanza. Poco prima del Covid un clamoroso furto in via Belvedere aveva causato un danno da circa 50mila euro.

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