Un anziano chiede indicazioni e si trova senza Rolex: processo con l’accusa di furto

Rebbio Incontra un pensionato al cimitero, lo abbraccia e lo deruba. Al via il dibattimento in aula a carico di una donna di origini rumene

Stava pedalando lungo le vie che passano accanto al cimitero di Rebbio. Era la mattina del 16 giugno 2020. L’uomo, che all’epoca aveva 68 anni, fu avvicinato da una donna che parlava con un finto accento spagnolo. «Dove si trova via Manzoni?», chiese. Il pensionato si fermo, spiegando all’interlocutrice che il punto era sbagliato, perché via Manzoni era in centro città e non in periferia: «Signora, deve prendere il bus, è lontano...». «No, non si preoccupi – rispose la donna abbracciandolo e ringraziandolo per l’aiuto – Andrò a piedi, mi piace camminare».

Il sessantottenne, residente nel quartiere di Muggiò, afferrò di nuovo il manubrio della bicicletta per riprendere a pedalare ma proprio in quel momento, guardandosi il polso, vide che mancava l’orologio, un Rolex Day Date d’oro di altissimo valore economico.

La reazione - immediata - fu quella di girarsi per cercare di nuovo la sua interlocutrice con accento spagnolo che tuttavia si era già volatilizzata. Le indagini però, unite alla descrizione fornita dalla vittima, permisero di risalire alla responsabile che è stata iscritta sul registro degli indagati e – ieri mattina – processata.

La donna non era presente in aula. Si tratta di Artemiza Filipache, 32 anni, senza fissa dimora di origine rumena. La sua posizione è a parte rispetto a quella di una lunga serie di donne – tutte rumene – che erano state accusate dello stesso tipo di reato dopo una indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Como. L’orologio non è mai stato recuperato. L’ipotesi di reato messa nero su bianco dalla procura comasca, è quella di furto aggravato.

Secondo quando raccontato dalla vittima – che si presentò per sporgere denuncia e riferire quanto era accaduto – la donna aveva agito con una mossa «repentina e improvvisa». L’uomo non si accorse di nulla, trovandosi però senza l’orologio d’oro che aveva al polso. Il processo si è aperto ieri mattina alla presenza dell’avvocato della difesa Raffaele Donadini. L’udienza è stata poi rinviata in attesa di entrare nel cuore della vicenda.

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