Un salto nel passato: ecco come verrà esposto il tesoro di monete romane ritrovate a Como

Il progetto Le monete romane nell’ex chiesa delle Orfanelle: via ai lavori a giugno, inaugurazione a dicembre. Per il visitatore un viaggio in cinque epoche storiche fino al contenitore in pietra e tre gruppi di “solidi”

Un viaggio indietro nel tempo in cinque epoche storiche diverse fino ad arrivare al tesoro vero e proprio, quello composto dalle mille monete d’oro ritrovate sotto l’ex Teatro Cressoni di via Diaz nel settembre del 2018.

La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo da mezzo milione di euro che, in accordo con la Soprintendenza, porterà all’inaugurazione del museo dedicato alla straordinaria scoperta il prossimo dicembre. I lavori per l’allestimento inizieranno a giugno, a ottobre la fine del cantiere e a novembre i collaudi prima di arrivare all’apertura al pubblico di un luogo destinato a diventare uno dei più visitati della città dai turisti e non solo.

In via Balestra

Nel progetto firmato dallo studio milanese di architettura Origoni Steiner è previsto che il visitatore, dopo l’ingresso, troverà un particolare telescopio e avrà così fin da subito «la possibilità di intravedere il contenitore di pietra ollare dentro il quale è stato rinvenuto il tesoro. Il contenuto gli sarà però negato alla vista, dato che le teche dei primi tre “fogli” si sovrapporranno a quelle del quarto dedicato al tesoro. Tale stratagemma se da un lato svelerà così, in lontananza, la presenza di un tesoro, dall’altro inviterà i visitatori ad avviarsi alla ricerca del suo contenuto».

Il percorso

Il percorso sarà diviso in cinque gruppi tematici relativi ciascuno a una diversa epoca storica e un posto d’onore sarà naturalmente riservato ai reperti di via Diaz, presentati con foto e video che illustrano le attività di scavo. Prevista anche una proiezione video che, sulla parete di fondo della sala, priva di affreschi, si presenterà come una “cascata d’oro in movimento” e metterà in evidenza alcuni dettagli delle monete difficili da cogliere a occhio nudo.

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