
Cronaca / Como città
Lunedì 27 Gennaio 2020
Una pietra d’inciampo e 9 medaglie
A Como la Giornata della Memoria
Commemorazione alla biblioteca comunale con gli studenti comaschi - Il prefetto: «Analizziamo le ragioni dell’odio». Il provveditore: «Pensiamo all’oggi»
Salone della biblioteca comunale gremito, ieri mattina, per la celebrazione del Giorno della memoria, un’occasione che ha visto partecipare anche numerosi studenti che hanno offerto contributi artistici a un evento in cui il tasso di emozioni è sempre molto forte.
Consegnata anche la prima Pietra d’inciampo di Como: porta il nome di Aldo Raffaello Pacifici , originario di Firenze, Ardito durante la Grande guerra, poi funzionario della dogana a Ponte Chiasso dove andò a vivere con la famiglia. Con l’entrata in vigore delle leggi razziali perse il lavoro e venne incarcerato a Fossoli e poi ad Auschwitz dove venne ucciso il giorno stesso del suo arrivo, il 6 agosto 1944. A ricordarlo è il nipote, che ne ha ereditato il nome e il desiderio di giustizia. Il presidente dell’amministrazione provinciale Fiorenzo Bongiasca ha introdotto le medaglie d’oro che sono poi state consegnate alle famiglie di nove deportati, “Un monito, non solo un simbolo”. Sono andate ai famigliari di Mauro Sanvito , Adalviso Edoardo Motroni , Rocco Casari , Giuseppe e Francesco Dentella , Eugenio Ranzetta , Achille Alfredo Mantova e Antonio Fermini . Quest’ultimo, ha scritto un diario durante la sua prigionia, un volume che i figli Caterina e Aurelio hanno voluto che venisse reso pubblico: ne sono state lette pagine da studenti dell’Itis Magistri Cumacini.
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