Un’altra condanna per l’omicida di don Roberto Malgesini

La sentenza Dieci mesi a Mahmoudi per avere aggredito gli agenti della polizia penitenziaria

Nuova condanna per Ridha Mahmoudi, il tunisino colpevole (25 anni di pena) della morte di don Roberto Malgesini avvenuta il 15 settembre 2020. Il giudice di Como, Maria Elisabetta De Benedetto, l’ha infatti ritenuto responsabile della resistenza a pubblico ufficiale che mise in atto solo pochi giorni dopo l’omicidio, quando aggredì gli agenti della polizia penitenziaria che lo stavano trasportando da un carcere ad un altro. Al Bassone infatti, dove don Roberto era stato il cappellano di riferimento per anni, la situazione degli altri detenuti era stata ritenuta eccessivamente ostile nei confronti di Mahmoudi che dunque era stato spostato in un altro penitenziario.

Nel corso di quel tragitto avvenne però il tentativo di aggressione ad almeno uno dei tre agenti della scorta. Nell’udienza di ieri il tunisino era in aula con una vistosa benda a coprirne l’occhio sinistro, lo stesso su cui più volte aveva detto di avere dei problemi di salute. Il giudice monocratico l’ha condannato a 10 mesi, due in meno di quelli che erano stati chiesti dalla pubblica accusa.

Il processo si era però aperto con la richiesta da parte della difesa – con l’avvocato Pietro Monti – sia di una nuova perizia psichiatrica sia del rito Abbreviato. Il giudice ha respinto la prima istanza, ricordando come già il giudice della Corte d’Assise d’appello del processo sull’omicidio aveva affidato l’incarico che si era concluso con la piena capacità di intendere e di volere. Si è quindi passati alle conclusioni delle parti e alla lettura della sentenza. La difesa, nel corso della sua arringa, aveva provato a sostenere come il tunisino fosse un soggetto borderline, con problemi confermati dall’assunzione di farmaci e dalle «cure cui è sottoposto che altrimenti non avrebbero senso». «Del resto - era stata la chiosa - anche quanto accaduto con questa resistenza denota la poca lucidità, visto che non avrebbe potuto ottenere nulla da quella reazione».

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