Cronaca / Como città
Giovedì 18 Dicembre 2025
Urla e insulti, il consiglio come un saloon: frase choc del sindaco contro Negretti
Comune Rapinese: «Anziani sulle barelle in corsia? Mi piacerebbe che ci arrivasse lei, così capirebbe». Poi fa retromarcia: «Non auguro il male a nessuno». Lite tra Anzaldo e Tufano che gli dice: «Da tre anni ci prende per il c...». E viene allontanato dall’aula
«Lasciare un anziano malato su una barella in corridoio significa trattarlo come una bestia: è una vergogna lasciarlo lì così e lei si vergogni di far parte di una maggioranza che ha fatto a pezzi la sanità in Lombardia. Mi piacerebbe che ci arrivasse lei a stare lì, così forse capirebbe». Con queste parole il sindaco Alessandro Rapinese ieri sera in aula consiliare si è rivolto alla consigliera leghista Elena Negretti.
. Video di Toppi MartinaLa frase choc del sindaco contro la consigliera Negretti in aula
La discussione
Ma questo è solo un passaggio di una discussione animatissima, tra urla e minacce di espulsione dall’aula con tanto di intervento dell’agente di polizia locale presente per scortare fuori il consigliere di Fratelli d’Italia Antonio Tufano. La discussione è scoppiata ieri durante la seduta del consiglio dopo un intervento preliminare del consigliere forzista Giordano Molteni che a sindaco e giunta ha chiesto di tornare sul video pubblicato da Rapinese sui suoi profili social in cui il sindaco accusava i partiti di indignarsi per l’abbattimento dei ciliegi di via XX Settembre e non per «gli anziani abbandonati nei corridoi» e «trattati come bestie».
Video di Toppi Martina Scontro tra il presidente del consiglio comunale e i consiglieri
«Sindaco, non ritiene di doversi rivolgere alla Regione, responsabile della sanità lombarda, per trovare soluzioni positive per il nostro ospedale?» ha chiesto Molteni. Il sindaco ha spiegato la genesi del video che ha suscitato reazioni piccate sia dall’Asst Lariana che dai medici di emergenza urgenza, dicendo di aver visto uno sotto l’altro sul sito di Espansione tv due servizi, uno sui ciliegi e uno su un anziano rimasto per ore in corsia in pronto soccorso al Sant’Anna: «A quel punto - ha detto Rapinese - ho solo fatto notare che assessori e consiglieri regionali vengono a Como per una questione che non compete loro (i ciliegi, ndr) e non si rendono conto che ci sono anziani stipati su barelle e questo è responsabilità dell’ente Regione Lombardia».
Non solo, Rapinese ha anche rivendicato l’espressione utilizzata nel video, «trattati come bestie». Ma quando la consigliera leghista Elena Negretti è intervenuta chiedendogli di porgere le sue scuse al personale sanitario offeso dal video Rapinese ha pronunciato le parole riportate all’inizio di questo articolo.
Grida e intimazioni
Il consigliere Molteni ha urlato per più minuti fuori microfono chiedendo al presidente del consiglio Fulvio Anzaldo di poter intervenire perché il sindaco non aveva risposto alla sua domanda. Anzaldo gli ha negato la parola e a quel punto Molteni ha continuato a urlare fuori microfono: «Lei deve fare il presidente del consesso, non del sindaco: voglio una risposta alle domande che ho posto». Anzaldo ha quindi alzato a sua volta i toni intimando al consigliere forzista di tacere e chiedendo l’intervento dell’agente presente in aula di scortarlo fuori. Intimazione che ha innescato la reazione di Tufano: «Lei parla di maleducati a chi? Che sono tre anni che ci prende per il c...» . Tufano su richiesta di Anzaldo ha quindi lasciato l’aula, mentre il consigliere Molteni è rimasto al suo posto. Al termine della discussione il sindaco è tornato sulle parole rivolte alla consigliera Negretti all’inizio della discussione: «Il tema è che ci sono state persone che hanno visto i propri cari nelle condizioni che ho descritto per ore e per giorni, ma non auguro il male a nessuno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA