Vandali fanno a pezzi defibrillatore. «Offesa la generosità dei cittadini»

Prestino Il danno in via Sanzio. L’apparecchio era stato acquistato grazie a una raccolta fondi

Como

Due notti fa uno o più vandali hanno spaccato la cassetta del defibrillatore pubblico installato a Prestino in via Raffaello Sanzio all’inizio del 2022. Il defibrillatore rosso di plastica montato su una colonna della parete, come si vede dalle fotografie scattate la mattina seguente, è stato svuotato a forza, la valigetta e il contenitore sono stati abbandonati a terra. La segnalazione fatta dalla stessa farmacia è poi arrivata, come atto vandalico, all’attenzione dei carabinieri. Infatti il circolo cittadino di Fratelli d’Italia Niccolò Macchiavelli nel 2021 aveva promosso una raccolta fondi per acquistare con poco meno di mille euro l’importante macchina salvavita, con una successiva cessione alla farmacia di quartiere della dottoressa Clementina Verri. I proventi erano arrivati da cene benefiche aperte ai donatori. Nella primavera l’installazione e l’inaugurazione, coinvolti esponenti politici, il centro ricreativo per anziani e l’asilo di Prestino.

«È stato già contattato il tecnico dell’azienda fornitrice, la speranza è che si possa sistemare – spiega la titolare della farmacia, la dottoressa Verri – anche se non sarà semplice. Il defibrillatore è posto fuori dalla nostra attività, qualcuno martedì notte deve avere tranciato la sicurezza per riuscire a rimuoverlo. Non risultano chiamate d’emergenza, di certo nessuno ha tolto il defibrillatore per necessità, anzi. Non si tratta nemmeno di un tentato furto, non ci sono segni di effrazione alla serranda della farmacia. I filmati delle nostre telecamere di sorveglianza purtroppo sono troppo bui e scuri per ricostruire quanto accaduto, è pur vero che nel quartiere ogni tanto circola qualche persona poco raccomandabile». Il defibrillatore frutto di una donazione non è per fortuna mai stato utilizzato, nessuno nei paraggi ha mai avuto un arresto cardiaco. Ciò non significa che la rete dei defibrillatori automatici sia poco importante, è una garanzia salvavita per tutta la comunità accessibile in emergenza anche con un controllo guidato.

«A mia memoria a Como non ricordo un atto vandalico che abbia preso di mira un defibrillatore – commenta Giovanni Ferrari, cardiologo, nonché presidente della storica associazione Comocuore – Si vede che è opera di persone che proprio non conoscono quanto sia preziosa una vita umana. Uno dei defibrillatori che Comocuore continua a donare, peraltro, costa circa mille euro, quasi sempre si tratta di donazioni benefiche aperte alla cittadinanza. Mi auguro davvero che questo di Prestino rimanga un caso isolato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA